Santa Maria del Pero, altrimenti detta l’abbazia dei fantasmi di Monastier, ha una storia affascinante che percorre i secoli. E alcune misteriosi visioni…

La Marca trevigiana, come noto, riserva numerose leggende e curiosità risalenti al passato, tra le quali quella di Santa Maria del Pero, l’ abbazia dei fantasmi di Monastier.
La struttura, semidistrutta, porta con sè da secoli leggende fantastiche, come quella che racconta di voci monacali di prima mattina, e quella di una misteriosa scala che appare e scompare d’improvviso.
L’ abbazia dei fantasmi di Monastier, uno dei siti più misteriosi della Marca Trevigiana, fu fondata dall’imperatore tedesco Ottone I che, qualche anno più tardi, sarebbe diventato imperatore del Sacro Romano Impero, laddove sorgeva un tempo uno scalo fluviale.
Sotto iPatriarcato di Aquileia, l’abbazia dei fantasmi di Monastier aveva in controllo il territorio tra il Piave e il Vallio, fino alla Laguna Veneta, fino al 1300 quando il monastero si staccò dal Patriarcato di Aquileia legandosi alla diocesi di Treviso.
I monaci appartenevano alla nobiltà veneta e conseguentemente ne sostenevano gli interessi, e intorno alla metà del 1400 il monastero fu trasformato in commenda e gli edifici andarono in disuso, fino a quando passò alla congregazione Benedettina Cassinese di Santa Giustina di Padova, affidato all’abate di San Giorgio Maggiore di Venezia.
La chiesa dell’edificio era all’epoca paragonata per bellezza al Duomo di Treviso, e fu restaurata e ingrandita tanto da permettere la creazione di un secondo piano di chiostro, e, nel 1710, alla costruzione della canonica e del Pozzo alla Veneziana nel chiostro romanico.
In attività fino al 1797, l’abbazia fu poi abbandonata e spogliata degli arredi compresa la tela del Carpaccio con San Giorgio e il drago poi portata a San Giorgio Maggioe a Venezia.

abbazia dei fantasmi di Monastier
Dopo il periodo di dominio austriaco nel quale il monastero fu venduto alla famiglia greca Ninni, e la trasformazione in ospedale militare durante la prima guerra mondiale, l’ abbazia dei fantasmi di Monastier trovò anche fama grazie allo scrittore Ernest Hemingway nei suoi racconti, mentre nella seconda guerra mondiale la cittadina di Monastier fu coinvolta nella resistenza partigiana contro i tedeschi e i fascisti, fino ad essere suddivisa, come è ad oggi, in varie proprietà.
Si narra che la vita dell’ abbazia dei fantasmi di Monastier fosse scandita dalla preghiera e dai piccoli gesti dei suoi abitanti e, anche se ad oggi non risuonano più i canti dei monaci e il campanile è muto da tempo, qualcuno passato al crepuscolo racconta di aver udito bisbigli liturgici e fruscii, fino a riuscire a percepire il suono delle campane e delle finestre del chiostro che sbattono fortemente.
Dalla porta della chiesa, poi, pare che una luce preceda una lunga processione di monaci che fa il giro del piazzale, fino a salire su una scala ad oggi inesistente.
Realtà o suggestione? Certamente merita una visita!

 

(Fonte immagini: Flickr)

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Redazione Sgaialand
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