L’8 settembre l’ Università di Padova ospiterà un grande incontro per scoprire i segnali misteriosi dell’Universo

L’Italia e la Cina sintonizzate insieme per captare e interpretare i segnali provenienti dall’Universo profondo. Succede a Padova l’8 settembre. A partire dalle ore 8.30 fino alle 18.00, al Dipartimento di Scienze Statistiche dell’ Università di Padova, nel Campus S. Caterina, si terrà una giornata di studio rivolta agli studiosi, agli studenti (con partecipazione gratuita) ma anche ai tanti curiosi che vorranno avvicinarsi a tematiche quanto mai attuali, come i pianeti extra solari, la struttura ed evoluzione dell’Universo, i vari tipi di stelle e i fenomeni extra galattici ad alta energia.
Tutto questo motivato dalle nuove e preziosissime informazioni che arrivano dalle più innovative strumentazioni a bordo di missioni spaziali (ad es. Fermi, GAIA, Kepler) o terrestri, quali il radiotelescopio più grande al mondo, il FAST (Five-hundred-meter Aperture Spherical Telescope) che sorge in Cina, vicino alla città di Guangzhou (Canton nella dizione coloniale) operativo dal 2016.

E proprio uno degli organizzatori della giornata di studio, il prof. Denis Bastieri, professore di Fisica all’ Università di Padova, che risulta tra i 10 scienziati più citati a livello mondiale nel suo settore disciplinare, ha collaborato fin dall’inizio a questo progetto specie per quanto riguarda lo studio di radiazioni gamma emesse dagli oggetti celesti.
A fare da ponte tra l’ Università di Padova e l’ Università di Guangzhou è poi da tempo l’Istituto Confucio, diretto dal Prof. Giorgio Picci, co-organizzatore dell’evento assieme ad Alessandra Brazzale, professore al Dipartimento di Scienze Statistiche dell’Università di Padova e a Denis Bastieri.

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Lo scopo di questo convegno (che prevede anche una sessione aperta a studiosi junior) è quello di favorire l’interazione di idee tra i fisici e gli statistici che lavorano in questo settore.
Durante il convegno si tratteranno molti argomenti, come ad esempio le tecniche di identificazione e classificazione di oggetti celesti nell’Universo, lo studio di esopianeti e galassie.
Soprattutto si codificheranno quei segnali elettromagnetici che ci arrivano dallo spazio profondo. L’astronomia e la cosmologia moderna si basano su delicatissime misure sperimentali che debbono venir elaborate con metodi statistici. I metodi statistici che si usano nella ricerca astrofisica sono tra l’altro di interesse anche in altri settori della fisica, come la fisica delle particelle.
Tra i relatori internazionali si segnalano, tra gli altri, J. Cisewski ( Yale University), M. Süveges (Max-Planck Institute di Heidelberg), D. Van Dyk (Imperial College London), E. Ciuffoli (Chinese Academy of Science) e J. Fan (Guangzhou University).

Astro@Stats 2017

Tutto il mondo sta studiando l’universo – spiega il Prof. Picci, direttore dell’Istituto Confucio all’ Università di Padovae la collaborazione scientifica in atto tra l’Università di Padova e la Cina nel campo della statistica e dell’astronomia favorisce la ricerca e la conoscenza in questo settore a livello mondiale. Va sottolineato che secondo le conoscenze attuali il 95% dell’Universo non è ancora noto ed è classificato come materia oscura”.
Spiega ancora Alessandra Brazzale: “In questa giornata cercheremo di capire anche cosa lega l’infinitamente grande e lontano come le galassie, all’infinitamente piccolo degli atomi della fisica”.

Il convegno è ospitato dal Dipartimento di Scienze Statistiche dell’ Università di Padova ed è co-organizzato dal dipartimento di Fisica e Astronomia “G. Galilei” e dall’ Istituto di Confucio all’ Università di Padova, sotto il patrocinio dell’ Università di Padova e dell’Università di Guangzhou, Cina.

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