I bisi di Lumignano sono una particolare qualità di piselli coltivati nei dintorni di Lumignano, frazione del comune di Longare in provincia di Vicenza. Sono inseriti nell’elenco dei prodotti tipici veneti e sono una prelibatezza che anche la nostra ama gustare, alla tradizionale Sagra dei Bisi o cimentandosi ai fornelli con qualche ricetta della tradizione.

 

Prodotto tipico della nostra Terra delle Meraviglie e che solitamente mette d’accordo grandi e piccini, i bisi di Lumignano sono una pregiata prelibatezza che proprio in questi giorni migliaia di vicentini (e non solo!) amano mettere in tavola. La caratteristiche principali dei pregiati piselli di Lumignano sono sempre state due: la dolcezza e la precocità, tanto che la leggenda vuole che il 25 aprile, festa di San Marco “Patrono della Serenissima” , fossero già sulla tavola del Doge a Venezia.

La storia dei Bisi di Lumignano

In epoca medievale i bisi di Lumignano furono coltivati per la prima volta da monaci Benedettini. Pare che clima dolce e un’ottima esposizione al sole abbiano reso particolrmente proficua la coltura che attecchì e si diffuse in tutta la zona, permettendo la selezione di una varietà locale, denominata Bisi Verdoni, le cui piantine sono basse e non necessitano di sostegno e resistono bene al freddo invernale, mentre risentono delle gelate primaverili. Trattandosi di una varietà precoce,  si raccolgono in aprile e maggio.

Un tempo, i piselli erano coltivati per buona parte sui monti e costituivano la fonte di reddito principale per molte famiglie. Come conferma il sito ufficiale della Sagra dei Bisi, negli anni ’40 tre sere la settimana durante il mese di aprile e maggio si teneva il mercato nella corte antistante la “Trattoria ai Bisi da Conforto” e i compratori provenivano principalmente da Bassano del Grappa. Molte le varietà che negli anni i produttori hanno coltivato:

  • la semente chiamata “CIOSOTO” che proveniva da Chioggia,
  • la “PRINCIPE UMBERTO” precoce ma meno produttiva,
  • la “PALLADIO” e l’ “ESPRESSO GENEROSO”, arrivate dalla Francia grazie ad alcune emigrate, ottima produzione in abbondanti quantità,
  • la variante “SERPENTINO” proveniente dalla Germania, dalla quale si ottiene ancora oggi un raccolto un po’ tardivo, ma con buoni risultati,
  • recenti le varietà nane come la “SPRING” e il “TRISTAR”, sementi precoci e tardive in modo da avere le raccolte dilazionate nel periodo,
  • “SCHERVOOD” varietà ottima anche grazie alla maturazione precoce ed omogenea con unica raccolta.

Il più tipico piatto della cucina veneta è Risi e bisi, una zuppa di riso e piselli freschi molto cara ai Dogi. Una variante più tipicamente vicentina è, invece, risi, bisi e oca in cui pezzettini di oca in onto insaporiscono il legume. Altro primo piatto tradizionale è costituito dalle tajadele coi bisi: pasta fatta in casa condita con i soli piselli soffritti con cipolla e vin bianco, per apprezzare il sapore del prodotto fresco.

Da non perdere la tradizionale Sagra dei Bisi di Lumignano, in corso dal 16 al 20 maggio 2019. Qui il sito ufficiale della manifestazione http://sagradilumignano.it/.

Foto di copertina tratta da sagradilumignano.it/

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Redazione Sgaialand
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