#SgaieAdueRuote: niente ferma le Sgaie, e quindi nemmeno la nostra Gaia Filippi, che oggi ci porta sul Monte Summano in sella al suo bolide, dagli evidenti tratti fucsia!

Il monte Summano è sicuramente il più riconoscibile dell’Alto Vicentino. La Terra delle Meraviglie ci offre diverse possibilità per raggiungere la vetta del monte Summano, sia in asfalto sia sullo sterrato, ma oggi scegliamo la mulattiera che si inerpica dietro al Santuario di S. Orso a Santorso.
Dopo il primo tratto ripido, la strada si assesta con continui saliscendi che salgono verso il fianco della montagna. Attraverso questa sterrata non si arriva alla cima della montagna, ma si rimane sempre protetti, ecco perché è perfetta anche con i primi freddi (e magari anche un pò di neve) senza essere esposta al vento. Facendo attenzione ai due bivi in cui si tiene la destra, si arriva alla Chiesetta dell’Angelo, da cui i più spericolati possono lanciarsi attraverso la discesa che arriva in centro a Piovene, mentre se si vuole comunque rimanere nel fondo sterrato, si può scegliere la più tranquilla discesa delle “vasche” che porta all’imbocco della ciclabile del Trenino, direzione Arsiero.
La strada è molto frequentata e ben segnalata anche nelle tracce gps!

A proposito del Monte Summano

La forma conica del monte Summano caratterizzata da due cuspidi, può ricordare quella di un vulcano; in realtà si tratta di una struttura prealpina calcareo-dolomitica. Il suo basamento cristallino è comunque fessurato da intrusioni basaltiche che, per alcuni aspetti, lo accomunano alle vicine colline delle Bregonze di Zugliano e alla dorsale collinare dei porfidi vicentini di Malo.

Sono i cosiddetti basalti vicentini, che formano la dorsale che dalla periferia nord-ovest di Vicenza (Creazzo-Monteviale), si diramano verso Monte di Malo e il monte Civillina. Fessurano il basamento del Summano, formano le rotondità delle Bregonze (Thiene, Zugliano) e si protendono nelle colline di Breganze, Marostica e fino a Bassano del Grappa.

Per la sua particolare collocazione il monte rappresenta un elemento importante del paesaggio vicentino in quanto è l’ultima propaggine delle prealpi verso la pianura.

Alla prossima avventura a due ruote, ricordate che cliccando qui potete trovare tutti i miei precedenti e sgaissimi giri!

#PrendilaSgaia

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Gaia Filippi
Dolce, sensibile, incostante e testarda, ma con un grandissimo amore per la bici. Ingegnere durante la settimana, biker appassionata durante il weekend, ha scoperto la mtb a 25 anni e adesso non ne puó più fare a meno. Fa la spola tra l’Alto Vicentino e le rive del lago di Garda, dove si diverte a percorrere le vie e i sentieri della nostra “Terra delle Meraviglie”. Nel 2014 ha percorso il Cammino di Santiago in solitaria in bicicletta che le ha lasciato un segno e definisce come “un’esperienza straordinaria”. Pronti a seguire i suoi suggerimenti ciclosgai?!