In questo periodo, in alcune zone, la nostra regione si tinge di rosa, regalando uno scenario di grande bellezza a cui è impossibile resistere: è la fioritura dei ciliegi in Valpolicella.

 
Se diciamo Valpolicella non pensiamo subito alla fioriture dei ciliegi, ma al vino, anche se in passato gli apprezzatissimi e celebri Amarone e Recioto non erano i campioni indiscussi tra i prodotti tipici del territorio. Anche se oggi il paesaggio è per lo più caratterizzato dai numerosi vigneti, un tempo la coltivazione delle ciliegie della Valpolicella era famosa quasi quanto il vino e, lo sappiamo bene noi sgaialandiani, il legno di ciliegio era talmente abbondante che veniva utilizzato per fare le botti, conferendo  al vino un sentore aromatico molto apprezzato e richiesto. Seppur in quantità ormai ridotta, in primavera possiamo ammirare la splendida fioritura dei ciliegi: vi basterà guardarvi intorno per vedere la pianura e le colline punteggiate di rosa e bianco, e assistere a uno spettacolo che vi costringerà a scendere dall’auto per respirare il profumo delle fioriture di ciliegio e magari scattare qualche foto, come abbiamo fatto noi.
 
I ciliegi abbelliscono il paesaggio delle colline annunciando l’arrivo della bella stagione, regalando uno spettacolo unico per circa venti giorni, manifestandosi come un’onda rosa che inizia in pianura, passa alle colline per finire nell’alta collina. Siete ancora in tempo per godere di questa meraviglia, quindi perché non farci un pensierino per il prossimo week-end? Se poi volete proseguire in direzione Valeggio sul Mincio, allora non solo diventa d’obbligo un buon piatto di tortellini, ma anche un’altra vista meravigliosa: quella dei tulipani in fiore a Parco Giardino Sigurtà, in piena esplosione di colori con #tulipanomania.
 
Serve poi la dritta per un pranzo davvero sgaio? Allora ci permettiamo di darvi un piccolo consiglio: rileggetevi l’articolo su Vinappeso degli amici di Veneto Secrets per Sgaialand, per una pausa davvero insolita, sgaissima e di gusto.
 
 

 
 
 
 
Photo credits: Sgaialand Magazine
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Redazione Sgaialand
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