L’educazione digitale parte da piccoli, grandi passi che spesso possono essere raddrizzati e “corretti” con semplici accorgimenti. La dott.ssa Boniolo ci parla di Vamping, fenomeno in cui incappa anche un numero sempre crescente di adulti. Se avete già sentito il termine, ma non sapete bene a cosa si riferisca, leggete qui!

Ore 23: un’altra giornata è finita, ho cenato, spicciato la cucina, fatto la doccia, e adesso mi accingo finalmente a mettermi a letto! La stanchezza mi assale, ma l’idea è quella di leggermi qualche pagina del libro che giace da tempo immemore sul mio comodino.

Ma prima prendo il cellulare per puntare come sempre la sveglia alle 7.15. Vedo che mi è arrivato un messaggio. Rispondo. Mentre attendo la replica, apro un attimo Facebook, giusto per dare un’ultima rapida occhiata a ciò che hanno pubblicato i miei amici. Mi appare la pubblicità di un webinar, mi iscrivo. Vedo un articolo che sembra interessante, lo leggo. Nel frattempo mi arriva anche una mail di lavoro. Chiudo Facebook, guardo la mail e rispondo, tanto è una cosa veloce. Comincio a non essere più stanchissima come quando mi sono coricata. Do una controllata ad Instagram. Mi sovviene all’improvviso che avevo salvato un video su Youtube per riguardarlo con calma. Vabeh, guardiamolo adesso, mi dico.

Poi l’occhio mi cade sull’ora: sono le 2:45!! Le DUEEQUARANTACINQUE!!! Il sonno mi ha abbandonato e continuo ad avere in mano questo dannato smartphone.

Se anche a voi succede di ritrovarvi risucchiati dai vostri device fino a notte fonda, fate vamping e molto probabilmente non lo sapete!

Con questo termine ci si riferisce all’abitudine di chi trascorre molte ore della notte online, sui social, a chattare, a guardare film o video. Si tende in genere a perdere di vista lo spazio temporale, e senza accorgersene si resta connessi per ore. A volte può capitare di addormentarsi, ma di risvegliarsi, anche più volte nell’arco della notte, col bisogno di controllare lo smartphone, per vedere se sono arrivati messaggi o per sbirciare se i nostri contatti hanno pubblicato qualcosa sui social.

Il vamping è uno dei tanti fenomeni collegati a un uso non corretto delle tecnologie. Dapprima tipico dei ragazzi, sta interessando un numero sempre crescente di adulti. Le conseguenze sono facilmente intuibili: si dorme meno, il sonno è più disturbato, il corpo non riposa a sufficienza e ne risente la qualità della nostra vita e il nostro umore.

La luce blu emanata dai device è in grado di ridurre la produzione di melatonina, ormone regolatore e facilitatore del sonno.

I consigli principali sono due:

  • la sera smettere di usare i device almeno mezz’ora o un’ora prima di andare a dormire
  • tenere i cellulari in una stanza diversa dalla camera da letto di notte.

Articolo precedenteAgriturismo Le Vescovane, Vicenza: oasi di pace e gusto
Articolo successivoParco Regionale dei Colli Euganei: tra boschi, vulcani, animali e leggende
Federica Boniolo
Rodigina fiera, psicologa e Presidente dell’Associazione #UnitiInRete, si occupa di digitale e nuovi media, studia le relazioni fra l’essere umano e le tecnologie, accompagnando le persone nel percorso di scoperta dei dispositivi digitali, del web e dei social network.