Un viaggio tra ironia e cultura con L’Insultario Veneto-Italiano, il libro che celebra la creatività linguistica del Veneto attraverso 170 pagine di espressioni veraci, imprecazioni e curiosità dialettali.
Avete mai desiderato una guida per decifrare (o replicare) le battute più taglienti del dialetto veneto? Oppure sognate di padroneggiare la sottile arte dell’insulto con un tocco di creatività locale? Ecco il libro che fa per voi: L’Insultario Veneto-Italiano, un manuale ironico e brillante che esplora le espressioni più schiette e colorite di una lingua che non conosce mezze misure.
Nato dall’idea di Walter Basso e firmato dall’illustratrice e grafica trevigiana Marialetizia Pivato, l’Insultario veneto è tutto ciò che serve per districarsi tra le espressioni più vivaci del dialetto veneto. Il libro, pubblicato da Editoriale Programma, è un vero e proprio vocabolario di offese e imprecazioni locali, rigorosamente spiegate e contestualizzate, per comprendere non solo le parole ma anche la cultura e l’ironia che le avvolge.
Non lasciatevi ingannare dal titolo: L’Insultario Veneto non è un semplice elenco di termini poco gentili. È una celebrazione del genio creativo di un popolo che, tra una brìcola e un’osteria, ha saputo trasformare la schiettezza in una forma d’arte. Con 170 pagine di modi di dire, insulti e vilipendi assortiti, questa guida rappresenta un’analisi approfondita della lingua veneta più verace, quella che riecheggia nei mercati, tra i campi e nelle officine. Che siate alla ricerca di un epiteto pungente o semplicemente curiosi di scoprire cosa significa essere “batesà co l’àqua dei fólpi” (battesimato con l’acqua dei moscardini, un modo scherzoso per indicare un bambino vivace), l’Insultario vi accompagna in un viaggio unico tra le radici più ironiche della tradizione veneta.
Dietro ogni pagina c’è il lavoro meticoloso e ironico di Marialetizia Pivato, una trevigiana che ha saputo coniugare il suo carattere fumantino con una passione per l’arte e la ricerca culturale. Non nuova a temi provocatori – basti pensare alla sua tesi di laurea intitolata La merda nell’arte contemporanea – Marialetizia spiega che l’idea del libro è nata proprio dalla voglia di strutturare creativamente un aspetto della cultura veneta che spesso fa sorridere, ma che merita anche una certa riflessione. Con una nota di autoironia, Pivato si scusa nel libro con i suoi genitori per aver “fallito miseramente” nell’essere una signorina perbene, e con tutti coloro che potrebbero sentirsi offesi: “Cosa posso farci se non siete dotati di senso dell’umorismo?”.
Uno degli aspetti più interessanti di questo dizionario è la sua democraticità: nessuno è risparmiato. L’Insultario è inclusivo proprio perché, senza distinzione di sesso, etnia o status sociale, ogni categoria può essere bersaglio di ironia. E per evitare fraintendimenti, l’autrice ha persino creato una legenda di simboli per segnalare se un insulto è sessista, omofobo o semplicemente da maneggiare con cautela.
Se pensate che un insulto possa essere solo volgare, L’Insultario Veneto vi farà cambiare idea. È un libro che esplora l’insulto come strumento culturale, un modo per scaricare tensioni e, perché no, per ridere di noi stessi. Dalla “fàcia da quàtro bàle un frànco” (faccia da stupido) al “magnaborétole” (mangia-lucertole, usato per descrivere una persona magra e stitica), ogni termine è un piccolo capolavoro di inventiva popolare.
Che lo utilizziate per arricchire il vostro vocabolario o semplicemente per regalarvi una risata, questo libro è un compagno perfetto per chi ama il Veneto e la sua schiettezza, anche quando è un po’ sopra le righe. L’Insultario Veneto-Italiano è un invito a scoprire, con ironia e consapevolezza, un lato autentico e sorprendente della cultura locale. Un viaggio che vale la pena intraprendere, parola dopo parola.
Dove trovarlo? In libreria e online, con grande facilità!