Sta per arrivare un bebè in casa? Anche l’appartamento cambierà aspetto, e gli accessori per il piccolo saranno protagonisti: ecco i nostri 10 must have!
Quando sta per arrivare un bebè in casa, si sa, insieme alla futura mamma, cambia d’aspetto anche l’appartamento: per nove lunghi mesi mamma e papà sono colti da attacchi di shopping compulsivo al fine di essere certi di giungere preparati, e soprattutto attrezzati, al lieto evento.
Poi tra svariati corsi e incontri informativi che la futura neo mamma non si perde, nonne, zie, parenti e amici che dispensano preziosi consigli e negozi dedicati che propongono liste nascita da almeno cento articoli, la casa, compresi giardino, terrazza, cantina e garage, rischia di trasformarsi in magazzini di oggetti pseudo inutili e non meglio identificati.
Al netto di carrozzina, ovetto, lettino, fasciatoio e vaschetta da bagno, unici oggetti realmente indispensabili, oltre alla tetta di mamma per più di qualche mese, ecco la nostra lista di oggetti sgai a cui non rinunciare all’arrivo di un bebè in casa!
1. Il mangiapannolini: c’è chi dice sia santa, ma l’effetto che produce in giro per le stanze non ha nulla a che vedere con qualcosa di piacevole. Ecco, quest’oggetto, utile per almeno un paio d’anni, merita sicuramente il primo posto nella lista.
2. Il succhietto: se è pur vero che nei primi giorni di vita l’utilizzo de ciuccio potrebbe compromettere il buon avviamento dell’allattamento, è anche vero che numerosissimi studi hanno dimostrato che la sua suzione durante il sonno riduce il rischio della temutissima SIDS (sindrome della morte improvvisa del lattante). Inoltre, elemento da non sottovalutare, può aiutare i neo genitori ad evitare crisi isteriche da pianto inconsolabile. E il primo passo per un bimbo sereno è la tranquillità di mamma e papà.
3. La culla next to me o, per i più vintage, la cesta in vimini, da sistemare accanto al lettone. Il fatto di evitare di doversi alzare settordici mila volte a notte aiuta sempre, soprattutto nell’ottica del fondamentale binomio mamma serena-bimbo altrettanto. Unico difetto: l’utilizzo nel tempo è assai ridotto e per questo la soluzione migliore potrebbe essere l’acquisto dell’oggetto usato o, ancor più romantico, tramandato.
4. Lo sterilizzatore. Attenzione però: questo è il tipico arnese che con il primo figlio usi sei mesi, con il secondo forse due e con il terzo non ti preoccupi nemmeno di riesumarlo dalla cantina. Per il primo figlio, tuttavia, appare indispensabile.
5. La fascia o il marsupio ergonomico: piove, c’è da scaricare la spesa dalla macchina, solo due mani e troppe cose da portare. Fascia o marsupio aiutano parecchio! Senza considerare che l’esperienza del baby wearing è a dir poco affascinante.
6. Il passeggino leggero: ben presto l’armamentario di navicella & Co. risulta scomodo e ingombrante. Molto meglio un passeggino leggero, reclinabile, facile da aprire e chiudere, maneggevole da condurre e con ruote abbastanza grandi da permettere di andare ovunque, anche di corsa.
7. La bici con seggiolino e caschetto: questo mezzo di trasporto è l’essenza della sgaiezza! Il bimbo si diverte tantissimo e mamma e papà si mantengono in forma. Attenzione però: il seggiolino deve essere rigorosamente a norma e il caschetto sempre presente e ben allacciato.
8. La macchina fotografica, sempre a portata di mano. Il tempo corre velocissimo ed ogni momento merita di essere ricordato. Il top eventualmente è quello di rivolgersi anche ad un fotografo, esperto di ritratti family e new born, per regalarsi qualche servizio divertente e infinitamente tenero, a partire dal pancione della mamma fino allo smash cake dell’anno di età.
9. Il libro dei ricordi: nel turbinio delle corse quotidiane troppe cose possono scappare, ma ricordi come la prima parola, quella canzoncina intonata per notti intere o la data dei primi passi, a distanza di anni, è bello poterli far tornare alla mente. Senza contare la possibile utilità a lungo termine che quest’oggetto ha nella stesura del papiro di laurea.
10. E, last but not least: tanta, tanta, tanta pazienza!
(Cover Photo: © Linda Scuizzato)