Valentina, la donna di una vita arriva ai Musei Civici di Bassano del Grappa, nelle vesti di affascinante protagonista di una esposizione originale e spettacolare, totalmente nuova rispetto alle recenti mostre che a lei e al suo creatore sono state dedicate in anni anche recenti a Roma e a Milano.
“Valentina, la donna di una vita” accoglierà amici e ospiti, dal 2 dicembre al 15 aprile, da bellissima padrona di casa. Nessuno noterà i suoi molti anni, oltre 70, attraversati con l’intangibilità che appartiene al sogno e al disegno. Valentina è è l’unica eroina dei fumetti con una carta di identità: di lei, infatti, sappiamo che è nata il il 25 dicembre 1942 e la dimensione erotica delle sue avventure fece molto scalpore nella società italiana di quelli anni, dominata dalla morale cattolica. Ecco perchè rappresentò e rappresenta ancora oggi per moltissimi uomini il sogno erotico e per le donne un’icona di emancipazione, carattere carismatico e indipendenza per le donne.
Ai Musei Civici di Bassano, Valentina Rosselli, in arte solo Valentina, diventa protagonista di una vita normale e onirica, di cui la seconda è fuga dalle difficoltà della prima. Una vita molto reale, marchiata dall’anoressia, dalle allucinazioni, dalle difficoltà. Una difficile quotidianità superata dalla realtà altra, quella del sogno, là dove tutto è consentito e nulla è impossibile o censurabile. Donna forte e fragilissima, donna normale, quindi. E anche per questo Valentina è il ritratto di un’epoca, oltre che il frutto di un uomo di genio, il suo creatore, Guido Crepax.
Chiara Casarin, direttore dei Musei Civici di Bassano del Grappa, e Giovanni Cunico, Assessore alla Cultura del Comune, spiegano il perché di questa mostra bassanese: “Valentina è una delle icone femminili più affascinanti della storia del fumetto italiano. Il suo creatore, Guido Crepax, sarebbe stato il più ambito ospite nella nostra commissione per la Biennale di Incisione e Grafica Contemporanea che si terrà nella primavera del 2019 che questa mostra vuole anticipare nella stessa sede (la Galleria Civica dei Musei di Bassano del Grappa) e con un omaggio, una dedica al grande autore internazionalmente ammirato. Il progetto espositivo è stato concepito dai tre figli di Crepax ad hoc per questa occasione e si conferma come momento di produzione culturale rivolta al pubblico più ampio e vede il suo focus nel lavoro di un artista contemporaneo volto alla valorizzazione delle tradizioni e del genius loci a partire dalle collezioni dei Remondini, con le loro stampi popolari, per arrivare alla sesta Biennale che ormai è un appuntamento consolidato della città sul Brenta”.
Valentina e Crepax sono i co-protagonisti della mostra al Museo Civico che ripercorre le tappe della vita di entrambi.
Velentina, Crepax e il legame con Venezia: la mostra
“In questa ricerca delle origini del lavoro di una vita, che trascende l’ambito del fumetto e colloca l’Autore e il suo personaggio tra i testimoni di quarant’anni di vita italiana, la città di Venezia è un tassello fondamentale nella sua formazione”, anticipano i curatori. Infatti, vent’anni prima della nascita di Valentina (pubblicata per la prima volta sulla rivista Linus nel 1965), un Crepax appena dodicenne, aveva realizzato, proprio a Venezia (dove aveva abitato con la famiglia tra il ’43 e il ’45 per sfuggire alla guerra), i suoi primi albi a fumetti ispirati a film horror degli anni ’30/’40 e sognava di diventare un autore di storie a fumetti.
Figlio d’arte di un musicista, primo violoncello alla Fenice di Venezia e poi alla Scala di Milano, e fratello di un’emergente manager discografico, Crepax ottenne i primi incarichi professionali in ambito musicale illustrando centinaia di cover di dischi di tutti i generi musicali. Notato come illustratore adatto per la pubblicità, a cavallo tra gli anni ’50 e ’60, realizzò importanti campagne pubblicitarie per Shell, Dunlop, Campari e i tessuti Terital. Contemporaneamente, lavorò anche a sigle e scenografie per alcuni programmi televisivi, scenografie di spettacoli teatrali e storyboard cinematografici. Disegnò anche centinaia di illustrazioni per riviste (Novella, Tempo Medico, ecc.) e copertine di libri.
Dopo una parentesi dedicata al principale passatempo dell’autore (realizzare giochi da tavolo basati sulla sua passione per la ricostruzione storica e caratterizzati dal suo incredibile gusto estetico), la mostra si focalizza sul personaggio di Valentina che, unico nel mondo dei fumetti, invecchia, vive in una realtà possibile (anche se con frequenti divagazioni oniriche) ed ha una psicologia complessa, passioni e idee che possono essere comuni a molte donne reali.
- Piano terra: L’ultima tappa del percorso dedicato all’evoluzione artistica dell’autore, sarà dedicata alla scelta di Crepax, innovativa per il mondo tradizionale del fumetto, di fare delle donne le protagoniste delle proprie storie. Non solo per un fatto estetico o legato alla valenza erotica delle sue storie, ma per distinguersi dagli altri fumetti, uscire dal solco della tradizione, esplorare mondi psicologici e stili narrativi nuovi e, talvolta, anche per far discutere, riflettere, scandalizzare.
- Primo piano: il primo piano sarà dedicato, invece, ai tanti contenuti video dedicati all’Autore e al personaggio di Valentina e ai possibili sviluppi futuri: la video arte e la colorazione delle pagine legate in un’installazione dove le pagine si colorano progressivamente e grandi tavole su cavalletti forniscono un saggio dell’ultimo progetto editoriale di Archivio Crepax: la nuova collana con le storie più belle a colori realizzata per la Repubblica.
La grande mostra “Valentina: una vita con Crepax” presenta un omaggio che purtroppo è di assoluta attualità, quello che Guido Crepax tributò nel 1975 a Stan Lee, presidente e direttore editoriale della casa editrice di fumetti Marvel Comics, per la quale ha sceneggiato moltissime storie. Stan Lee è scomparso in questi giorni a Los Angeles all’età di 95 anni.
Nella mostra saranno esposti, tra il ricchissimo apparato di tavole e testimonianze del grande maestro milanese, due grandi striscioni a colori da lui dedicati ai Fantastici 4.
Colorate da Archivio Crepax, le immagini sono tratte dalla pagina della storia Valentina nel Metrò “Omaggio a Stan Lee”, realizzata da Guido Crepax nel 1975 per le pagine domenicali del Corriere di Informazione. Conosciuto anche come L’Uomo e Il Sorridente, Stan Lee ha introdotto per la prima volta, insieme con diversi artisti e co-creatori, in special modo Jack Kirby e Steve Ditko, personaggi di natura complessa e con personalità sfaccettate all’interno dei comic book supereroistici. Il suo successo permise alla Marvel di trasformarsi da piccola casa editrice in una grande azienda di stampo multimediale, definita come la “Casa delle Idee”
Augurandovi una buona visita, vi lasciamo anche un piccolo suggerimento se decidete di fermarvi a pranzare o cenare nella bella Bassano del Grappa:
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