Bambini e musica: abbiamo incontrato Alessandra Mella, vocal coach, docente di canto lirico e moderno e titolare dell’Accademia di Musica CantArte a Padova e ci siamo fatti raccontare perchè, se è possibile, è importante fare avvicinare presto i bimbi alla musica.
Che il binomio musica-bambini sia assolutamente positivo comincia e essere sempre più noto, ma non tutti i genitori sanno quali siano gli effettivi benefici che può portare e quando possa essere più indicato avvicinare i propri figli al mondo della musica. Abbiamo chiesto a Alessandra Mella di CantArte di aiutarci a fare chiarezza, per supportare tutti i genitori della Terra delle Meraviglie che vogliono approfondire questo aspetto. Dalla nostra chiacchierata con lei è emerso quanto le potenzialità cerebrali siano fortemente influenzate e sviluppate dalla musica, che richiede memoria, percezione uditiva, capacità motorie, immaginazione.
Si potrebbe dire tantissimo del rapporto musica-bambini, ma cercherò di evidenziare i punti principali:
- Musica e sviluppo cognitivo. Uno studio tedesco del 2013 ha ben evidenziato l’importanza di studiare musica: “La musica migliora le abilità cognitive e non cognitive più del doppio rispetto ad attività sportive, teatro o danza”. Ecco che allora si parla di miglioramento delle capacità di lettura e quindi di linguaggio, di ragionamento matematico e spazio temporale, di apprendimento delle lingue straniere e del Q.I in generale.
- La musica favorisce la memoria. La pratica musicale sviluppa, infatti, le capacità mnemoniche dei musicisti, quelle di ragionamento e la velocità di elaborazione delle informazioni. Le conseguenze? Incremento della memoria di lavoro e di quella a lungo termine, preziose per lo studio scolastico e nell’invecchiamento.
- Musica e relazioni con gli altri. Sono state provate e dimostrate migliorie anche nella gestione dell’ansia, dell’autostima e delle sicurezza in se stessi.
- Potenziamento della creatività: i musicisti ottengono risultati migliori nei test di pensiero divergente, denotando buone doti di problem-solving e un numero maggiore di modi nuovi di combinare le diverse informazioni.
Cari genitori, mi permetto poi di darvi un consiglio personale: capita spesso che il bambino intraprenda lo studio di uno strumento musicale basandosi sul desiderio del genitore stesso. Gli effetti di questa scelta, spesso forzata, potrebbero compromettere un corretto approccio al mondo della musica, facendo allontanare il bambino dalla pratica di uno strumento e da tutto quello che di positivo questo può portare. Studiare musica non è semplice: è un’arte che richiede tempo, concentrazione e studio, creatività e grande passione – quella che il bimbo potrà sfogare se si sentirà libero di scegliere la modalità espressiva preferita! Se il vostro bambino è disposto a coltivare questa passione fin da piccino, lasciate allora che sia lui a scegliere lo strumento musicale che ritiene più adatto e che lo affascina maggiormente, dalla voce… alle percussioni!
Infine, non sottovalutate la scelta della scuola o dei professionisti a cui vorrete affidare il meraviglioso compito di fare avvicinare il bimbo alla musica. Vi sono molti fattori da tenere in considerazione ed è importante partire dallo scopo per cui si inizia a suonare e dall’età in cui lo si fa. Con tutta probabilità un bambino in tenera età non potrà confrontarsi con l’insegnante e il programma didattico per lui non sarà mai troppo “rigido”, mentre altri fattori quali un ambiente sereno e amichevole e un insegnante a cui piaccia insegnare ai bambini saranno fondamentali.
Vi invito, inoltre, a considerare anche la differenza di approccio tra lezioni private e la frequentazione di un’Accademia, che deve sicuramente tenere conto anche di molti fattori e delle vostre esigenze familiari. Tuttavia, il continuo confronto tra team di insegnanti, l’ampia offerta di proposte formative quali workshop, concerti e i numerosi momenti di confronto con diversi musicisti, permetteranno allo studente di disporre ampiamente delle competenze di tutti i professionisti coinvolti e di arricchire al meglio il suo percorso e il suo bagaglio di conoscenze.