Aria di montagna, in bombolette da portare sempre con sé: a Misurina nasce Bonair Misurina, la start-up di Chiara Bonel che rende disponibile l’aria pura delle Dolomiti
Aria purissima delle Dolomiti e, d’altra parte, zone del mondo dove l’aria è irrespirabile a causa di smog e polveri sottili.
Il progetto imprenditoriale di Chiara Bonel, trentenne originaria di Misurina con un passato nel marketing internazionale, parte proprio da questo principio e si basa sull’idea di imbottigliare quest’aria purissima delle Dolomiti, per renderla disponibile per chi vive in ambienti inquinati, distanti da questo paradiso montano.
Nasce così Bonair Misurina, un progetto interamente “Made in Italy”, finalizzato a produrre e distribuire aerosol di aria di Misurina al 100%. Compressa in loco e imbottigliata in appositi inalatori, l’aria rimane pura e intatta, per far provare l’esperienza di un respiro fresco, a replicare la sensazione di trovarsi nell’ambiente incontaminato della rinomata località bellunese.
Un prodotto a scopo ricreativo e che non intende sostituirsi a trattamenti farmacologici o a dispositivi medici.
A Misurina, dove ha sede l’Istituto Pio XII – Centro di Diagnosi e Cura delle Malattie Respiratorie Infantili convenzionato con il sistema sanitario nazionale, l’aria è tra le più pulite del Veneto e d’Italia, poiché si trova ad alta quota, a 1.756 metri di altitudine, nel cuore delle Dolomiti (patrimonio Mondiale UNESCO). Il lago di Misurina si apre ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo, a pochi chilometri da Cortina d’Ampezzo, in un ecosistema specifico, caratterizzato da scarsa presenza di allergeni (acari, pollini) ed inquinanti ambientali, particolarmente salutare per persone affette da asma o allergie.
Per l’alta qualità della sua aria, confermata dalle analisi A.R.P.A.V. (Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto), Misurina è il sito ideale per il trattamento di malattie asma-bronchiali e ospita l’unico centro di eccellenza in Italia ad alta quota per la diagnosi e cura delle malattie respiratorie infantili.
In tutto il mondo milioni di persone vivono invece in ambienti inquinati e desiderano contrastare smog e polveri sottili, che percepiscono come una minaccia alla loro salute e benessere.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (in un rapporto del maggio 2016) riferisce che “L’inquinamento atmosferico è il maggiore rischio ambientale per la salute delle persone – causando ogni anno nel mondo più di 3 milioni di morti premature”, più di HIV, malaria e influenza messi insieme.
Una crescente domanda di aria pura da consumare sta emergendo in particolare in Asia (Cina, India, Vietnam e Corea) con un interesse crescente anche nei Paesi occidentali.
Bonair Misurina: l’idea di Chiara Bonel
Prima in Italia e in Europa, la startup nata bellunese parte da un’idea rivoluzionaria, e ha come obiettivo portare il prodotto sul mercato globale, attraverso distributori e con la vendita online. Bonair Misurina oggi è disponibile in vari formati, ideale per il viaggio e per l’ospitalità di lusso, con un design tutto italiano anche per la bomboletta.
Il progetto è stato nato a maggio scorso e Chiara Bonel ci si dedica a tempo pieno: «Ho immaginato un’esperienza nuova del respirare, particolarmente gradevole; per questo ho optato per la forma con un semplice beccuccio che concentra l’aria in un getto piuttosto consistente, interessando la sola respirazione per via orale, evitando le mascherine naso-bocca»
Originaria di Misurina ma cittadina del mondo, Chiara ha una formazione internazionale, iniziata con il sogno della carriera diplomatica e l’amore per le tematiche ecologiche, che l’hanno portata a lavorare in un Club UNESCO, a Dublino, legato ai temi della sensibilità ambientale.
Bonair Misurina risponde al desiderio di Chiara di rientrare a casa, e di dare vita ad un business che fosse profondamente radicato alla sua terra, per condividere il progetto con la comunità globale, sensibilizzando le persone sui temi dell’inquinamento atmosferico, attraverso un prodotto che diventa testimone di purezza e di positività. «Questo progetto punta a sensibilizzare sul valore dell’aria pulita, dell’ambiente come bene da difendere. Per questo si parla di consapevolezza con il motto “be awAIR”, con un gioco di parole sull’inglese “aware” (consapevole) e “air” (aria). Il respiro è la connessione tra corpo e spirito, Joseph Pilates definisce la respirazione una doccia interna, respirare aria pulita alza i livelli di serotonina, quindi aumenta il senso di benessere»
Chiara Bonel parla di una nuova consapevolezza, riguardo l’aria, che rivoluziona la nostra percezione sensoriale: «Come è accaduto per l’acqua anche per l’aria si sta creando la consapevolezza che esistono diversi tipi di aria nel mondo, con caratteristiche e qualità differenti. E questa aria può essere trasportata e resa disponibile per tutti. Respirare aria pura diventa un valore intangibile, che porta ad un nuovo concetto di benessere e di esclusività. Immagino un ospite di un albergo di lusso a Shanghai, ad esempio, che dopo una giornata di lavoro, si regala un momento di piacevolezza e relax, non solo con profumi e prodotti beauty, ma anche con la possibilità di respirare per alcuni istanti aria purissima proveniente dall’altra parte del mondo»
Il caso? Per aiutare una bimba di 5 anni nella sua lotta contro una malattia che la rende intollerante a qualsiasi sostanza chimica, la SCM (Sensibilità Chimica Multipla – definita anche malattia “ambientale”), su richiesta di un team di medici, nel 2011 8 bombole di aria pura di montagna hanno permesso alla piccola di raggiungere l’Inghilterra per curarsi. «Serviva aria pura, non ossigeno, per affrontare il viaggio. Così le abbiamo fornito bombole cariche di aria di Misurina. Un’aria talmente pura da non nuocere alla bambina»