Super Simo si è spinta un po’ più ad ovest questa volta, uscendo dalla Terra delle Meraviglie e raggiungendo Torino, ma non è forse Torino un’altra città meravigliosa da scoprire? Sì, con occhio sgaio! Ecco la Barriera di Milano!

Noi Sgaie, si sa, difficilmente riusciamo a stare ferme e così ogni week-end o ogni minuto del nostro tempo libero diventa preziosa opportunità per andare a scovare meraviglie, eventi o storie da raccontarvi. E non potevo non parlarvi di una gita “meravigliosamente” atipica: quella che la scorsa estate mi ha portato alla scoperta della Barriera di Milano.

Barriera di Milano è un antico quartiere di Torino che dista dal centro della città circa 4 km, originariamente sorto come borgo proletario ed operaio. Barriera nasce soltanto nel 1853 con la prima cinta daziaria che aveva lo scopo di garantire il controllo delle merci in entrata verso la città, assicurandosene il pagamento del dazio. Prende il nome dal fatto che il quartiere sorgeva all’accesso nord di Torino che dava verso il noto capoluogo lombardo.

Negli anni il quartiere ha dovuto fronteggiare problematiche legate ad emergenze sociali ed economiche, alla mancanza di spazi di aggregazione e di servizi efficienti necessitando di un programma di “riqualificazione” che permettesse al territorio di acquisire nuova identità e sviluppo urbano.

 

È nel 2014 che, grazie al “Comitato Urban Barriera”, viene lanciato il progetto B-ART per la riqualificazione tramite la realizzazione di grandi “murales”, con un tema comune di collegamento, su tredici facciate cieche di palazzi privati e di edifici pubblici.

Il vincitore del progetto artistico fu lo street artist pugliese Francesco Camillo Giorgino, in arte MILLO, che dal settembre del 2014 al gennaio 2015 completò le tredici realizzazioni sui muri designati ridonando al quartiere nuova vitalità con il suo progetto “Habitat”.

In progetti come questo la street art diventa uno strumento che va oltre la bellezza estetica ma si trasforma in un autentico mezzo di evoluzione e comunicazione.

 

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Contabile di professione, vespista per passione. Il suo accessorio preferito? Un contagioso sorriso. Smartphone sempre alla mano, Simona immortala a ogni ora del giorno ciò che la circonda e la affascina. Amante e appassionata della vita all'aria aperta, dei suoi adorati 5 gatti, delle gite fuori porta sulle due ruote... purché siano rigorosamente vintage! Saliamo in Vespa con lei?!