Il Polesine scelto come set di “Beate”, pellicola d’esordio di Samad Zarmandili, dal Delta del Po a Rovigo, Badia e Fratta
La zona del Polesine è straordinariamente romantica, scenografica e malinconica: il set cinematografico ideale per la pellicola d’esordio del regista italo iraniano Samad Zarmandili, “Beate”, che ha scelto le zone di Badia e Fratta Polesine, Rovigo e Adria come location per questa opera che ha tra i protagonisti anche l’attrice e cantante veneta Maria Roveran.
Maria, fresca della partecipazione alla 73° Mostra del Cinema di Venezia, come interprete di uno dei film in concorso Questi giorni, in “Beate”, veste i panni di una suora, accanto a Donatella Finocchiaro, Armida, operaia quarantenne siciliana da anni al Nord, con una malformazione al piede, che lavora in una fabbrica di biancheria intima dove le lavoratrici vengono messe in cassa integrazione e iniziano una collaborazione con le suore devote alla Beata Armida. Una commedia agrodolce ambientata in Veneto, il cui racconto si sviluppa all’interno di una fabbrica, che però è anche un convento. La fabbrica sarà chiusa, ma dalla solidarietà tra suore e operaie nascerà una nuova azienda collettiva.
Il set che per quattro settimane ha animato la provincia del Polesine ha avuto il suo centro nell’Abbazia della Vangadizza, a Badia Polesine, ma anche ad Adria, il Delta del Po, Villa Badoer, Fratta Polesine, il centro di Rovigo, cui aggiungere una breve sortita al Teatro Sociale. In primavera è prevista la chiusura della post produzione del film, che poi inizierà il suo percorso fra festival e anteprime, prima della distribuzione.
Accanto a Finocchiaro, Roveran ci sono anche Lucia Sardo e Paolo Pierobon, anche lui veneto, e molte attrici venete come Orsetta Borghero, Eleonora Panizzo, Lucia Grande, Cristina Chinaglia.
Una splendida occasione per dare la meritata visibilità a questi incantati paesaggi della #terradellemeraviglie.