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Venezia affascinante e peccaminosa, tra Carampane e Fondamenta del Buso. Ecco le curiose vicende della storia più nascosta di Venezia
Avete mai sentito parlare di Carampane e Fondamenta del Traghetto del Buso?
In particolare, questa fondamenta veneziana, situata nel cuore del centro della città più affascinante del mondo, a Rialto, indicava il luogo in cui un tempo esisteva un servizio di traghetto lungo il Canal Grande, e questo nome pittoresco arriverebbe dal posto ristretto, quasi un buco appunto, proprio sotto al ponte di Rialto.
Secondo la tradizione, però, questo nome deriverebbe dal fatto che il traghetto conduceva al Castelletto, quartiere a luci rosse situato dalla parte opposta del Canal Grande, e quindi utilizzato da clienti e prostitute per raggiungerlo e per tornare nella Venezia meno scabrosa.
Definito anche il “traghetto dei Ruffiani” da Vincenzo Maria Coronelli, autore di un’importante guida della città di Venezia datata intorno al 1.600, per via del fatto che era utilizzato dai mezzani per portare i clienti alle loro ragazze, le meretrici del Castelletto.
Ogni sera, dopo il terzo rintocco del campanile di San Marco (intorno alle dieci di sera), le meretrici erano costrette a chiudersi in casa, e nel caso fossero state scoperte a sgarrare avrebbero dovuto pagare una multa salata e pene corporali (10 frustate, si legge).
Il Castelletto quindi era sorvegliato da custodi e matrone, e alla prostitute era assolutamente vietato adescare gli uomini durante le festività religiose, frequentare ristoranti e passeggiare in giorni differenti dal sabato, sempre con un foulard giallo al collo.
Secondo Giuseppe Tassini, storico ottocentesco e tra i maggiori studiosi della toponomastica veneziana, il nome di questo luogo era collegato al giorno in cui il governo bandì da Venezia le prostitute, come descritto nel suo “Curiosità veneziane. Ovvero: origini delle denominazioni stradali”. Da quel momento, però, si verificarono in città numerosi disordini, tanto che il governo si trovò costretto ad accoglierle nuovamente in città: le prostitute passarono quindi proprio per la Fondamenta del Buso, e da allora con ironia si lega il nome di questa stazione alla professione più antica della storia.
Oltre alla Fondamenta del Buso, che cosa si indica con il termine Carampane? Tutto si data intorno ai primi venti anni del 1.400, quando le prostitute furono confinate all’interno di Ca’ Rampani, uno dei palazzi ereditati dalla Serenissima dall’omonima nobile famiglia veneziana. Da qui il nome di Carampane, e in ricordo di questo ancora oggi si trovano il Sotoportego delle Carampane e una calle.
Nel corso dei secoli a palazzo rimasero solo le meretrici più anziane, e per questo oggi il termine è utilizzato per indicare donne non più nel fiore degli anni, ma ancora vestite e truccate come delle giovani.