L’artista che realizza calchi dei pancioni delle donne in dolce attesa, Desirée Prada si racconta, anticipando la sua partecipazione ad Arte Padova 2017
Desirée Prada, classe 1982, è pronta per calcare il palcoscenico di una delle kermesse più importanti per gli artisti di tutto il mondo, Fiera Arte Padova 2017 in programma dal 10 al 13 novembre prossimi.
Oggi i suoi “pancioni” regalano stile e ricordi indelebili, conservando la magia dell’esperienza più significativa ed emozionante che una famiglia può vivere. L’eleganza di alcuni calchi si intervalla alla meravigliosa naturalezza di altri, la cura del dettaglio riflette le origini di una vera artista pronta a diventare un’icona del genere sul territorio italiano.
L’Arte ha sempre contribuito a immortalare momenti preziosi di libertà espressiva che non si vorrebbero dimenticare, costellati di forti emozioni e talmente incredibili che vorremmo tenerli per sempre con noi, ma a volte, le semplici fotografie non bastano. Vorremmo poter ancora “toccare” ciò che ha caratterizzato uno dei momenti più belli e straordinari della nostra vita, come appunto, la gravidanza.
I disegni delicati di Desirée Prada, adornano i calchi, creando un’atmosfera incantevole e rievocando così, il fenomeno della maternità. Non quindi semplici oggetti, ma simboli eterei del miracolo della fecondazione.
“Dopo il liceo artistico a Milano, il doveroso passo successivo fu il Politecnico, dove conseguii laurea breve in Architettura Ambientale. Quindi mi dedicavo sia al disegno libero che a quello tecnico. Cominciai a lavorare subito, presso lo studio di un geometra, il desiderio di indipendenza era forte e cominciai la mia vita da sola nel mondo. Andai avanti diversi anni disegnando o dipingendo solo per piacere personale, ma con qualcosa “dentro” che mi diceva che un giorno avrei fatto qualcosa di poco comune, di diverso e che avrebbe toccato anche altre persone. Strana sensazione che capii diversi anni dopo quando provai la “dimensione gravidanza”, evento di potenza emotiva straordinaria. Sei anni fa infatti, durante la mia prima gravidanza, scoprii per caso l’esistenza del Belly Casting e fu un “colpo di fulmine”: realizzai il primo calco, su me stessa. Ha un significato estremamente profondo. Da quel momento in poi misi a disposizione le mie capacità come tramite per immortalare e rendere concrete le emozioni di altre persone, di altre donne. Parallelamente comincia la realizzazione di calchi di mani e di calchi del pancione “artistici” personali, realizzati su modelle. E in futuro farò molto di più”
Desirée Prada ad Arte Padova 2017: l’intervista
“Il mio percorso si può dire che sia partito dalla nascita, per natura. Ho ricordi molto lontani nel tempo. Ricordo perfettamente che a circa 3/4 anni devastavo qualunque libro nel ripassare i contorni delle figure con i pennarelli, ricordo tantissimi lavori fatti durante il periodo dell’asilo. Già all’epoca le maestre si erano accorte della mia buona mano, ne parlano con i miei genitori addirittura. Crescendo le capacità sono naturalmente migliorate sempre più, e già che ci sono vi allego due foto per far capire cosa intendo (disegni a matita). Questo è stato possibile anche grazie al continuo esercizio durante gli anni del liceo artistico. Prediligo il disegno in grafite o carboncino, tecnica classica dal risultato affascinante. I soggetti che preferisco sono i corpi umani, passione scoppiata piuttosto di recente. La pittura non può mancare e la trasferisco direttamente sulle mie tele speciali, i calchi. Non amo confondermi o perdermi nella massa. Ho trovato una via nuova che si avvicina ad un pubblico vasto, e soprattutto a me…”
Parliamo del progetto dei calchi in gesso realizzati sulle donne in dolce attesa:
“Mi sono resa conto che si tratta di un vero e proprio progetto (a lungo termine) solo ora, dopo anni. È iniziato tutto in automatico e per caso durante la mia prima gravidanza ed ora è diventato (da solo) un progetto. È il calco che ha trovato me. E ne ho bisogno, come riscatto dopo un lungo periodo di sofferenza ‘emotiva’. Ho trovato il mio giusto equilibrio nei calchi. l motivi sono vari: prima di tutto come donna e madre, pretendo di ‘esistere’ attraverso i calchi, senza annullarmi nel solo ruolo di madre o di lavoratrice. Nella pratica ‘artistica’ attraverso i calchi, soprattutto dei pancioni, posso unire la plasticità tridimensionale quasi scultorea del gesso con la pittura di decorazione del calco stesso. Non si tratta di opere comuni, io li definisco oggetti-ricordo o tatuaggi oltre la pelle, per l’importanza emotiva e simbolica che racchiudono in sé. Il Belly Casting ‘esiste’ da pochi anni e arriva dal nord Europa, in Italia è ancora poco conosciuto e generalmente viene realizzato come oggetto fine a se stesso. Io voglio e devo renderlo arte, perché attraverso essi celebro anche la forza e la grandezza della Donna, non solo della Madre”
Cosa ispira la sua arte e perché?
“Il desiderio di esistere e di seguire la mia natura. C’è chi preferirebbe, ad esempio, che facessi solo la mamma annullando ogni passione, ritenuta quasi ‘inutile’. Creo calchi prima di tutto per me stessa, per non spegnere il fuoco della passione per l’arte e la creatività. Ne traggo energia positiva che va a rafforzarmi e ad unirsi a quella della mamma sulla quale realizzo il calco. Il messaggio che comunico alla donna è di non perdere il contatto con sé stessa, mantenendo così una propria identità forte. Quando una madre è sicura e soddisfatta di sé…questo può solo dare maggior beneficio al figlio. Amare il figlio tramite sé stessi, lo renderà un adulto sicuramente migliore”
Dove vedere le opere di Desirée Prada?
“Dal 10 al 13 novembre 2017 sarò appunto presente per la prima volta in una delle più grandi vetrine d’arte del Nord Italia, la Fiera Arte Padova, affiancata dall’astrattista Alessandro Giorgetti che con il suo provocatorio The Hole rafforzerà il mio concept donando un contributo di originalità all’arte moderna, oggi sterile e incatenata ai cloni di capolavori passati. Trovo questo binomio fondamentale, i due progetti sono ‘complementari’ e quasi in simbiosi. Progetti nati separatamente ma con un collegamento che è parso subito immediato”