Le escape room sono la nuova frontiera del divertimento intelligente. Il principio di base è semplice: un gruppo di persone è chiuso in una stanza e deve trovare il modo di uscire risolvendo enigmi e indovinelli entro 60 minuti. No alcool, nessuna tecnologia ammessa ( ad eccezione delle telecamere di video sorveglianza), no tunz music assordante, nessuna connessione internet, no selfie, nessun effetto speciale, no cibo, nessun dress code richiesto. È davvero possibile nel 2015 divertirsi senza tutto quello che oggi sembra indispensabile per fare riuscire una serata? Fortunatamente sì e io l’ho provato di persona. Ho testato la prima escape room della mia città ( http://www.greatescape.it) e l’esperienza è stata tanto fallimentare quanto divertente e stimolante. Da ripetere assolutamente, soprattutto se non ti piace perdere e hai lo spirito della (sana) competizione innato come me!
La mia squadra era composta dai miei colleghi di lavoro: un team giovane, affiatatissimo, poliedrico e che può vantare ingegneri, psicologi, matematici, economisti, sportivi, studiosi. Insomma, eravamo gasatissimi e c’erano tutti i presupposti perchè l’ambito risultato del 100% ( superamento di tutte le prove e ottenimento della chiave per poter uscire dalla top secret room) potesse essere raggiunto. E, invece, un misero 46%, tantissime risate e altrettanti inghippi in cui siamo incappati. Non posso rivelarvi nulla, non solo perchè non sarebbe corretto, ma perchè toglierei quel meraviglioso effetto sorpresa e ignoto che caratterizza questa bella esperienza.
Un solo strumento a disposizione: il vostro intelletto. Siate logici, siate critici, siate sospettosi. Ma soprattutto, siate veloci. Perchè 60 minuti volano, eccome se volano.
A me sembra un’ottima idea 🙂 Mi ha incuriosita subito, devo andarci appena trovo qualcuno che mi accompagni!
Devi assolutamente provare allora!!Potremo fare il primo gruppo blog, se non trovi nessuno 😉