Ezio Bosso torna nel suo ruolo di direttore d’orchestra il 17 ottobre al Teatro La Fenice di Venezia, dove dirigerà la prestigiosa Orchestra Filarmonica della Fenice
Grande attesa per il 17 ottobre, quando il grande Ezio Bosso tornerà a dirigere in Italia alla guida dell’Orchestra Filarmonica della Fenice.
Il concerto prevede l’esecuzione di un programma ad hoc, scelto insieme all’orchestra, con musiche di Johann Sebastian Bach (Concerto brandeburghese n.3), Felix Mendelssohn Bartholdy (Sinfonia n. 4 in La maggiore, Op. 90) e dello stesso Ezio Bosso (Concerto per violino No.1 “Esoconcerto”).
Al violino solista si esibirà Sergej Krylov, considerato uno dei più grandi virtuosi del violino al mondo, musicista eccelso, collega e amico fraterno di Ezio Bosso.
«Sono felice e preoccupato, sorridente e spaventato – racconta Ezio Bosso – È un vero debutto e al mio fianco avrò uno dei miei più cari amici che già ho avuto modo di definire un eroe del violino: Sergej Krylov. Torno a dirigere un concerto intero e sono orgoglioso che la filarmonica di una città a me cara mi abbia chiesto di fare questo viaggio insieme, lavorando insieme: in fondo, per me sarà la prima volta che li dirigo, per loro sarà la prima volta che si cimenteranno in Mendelsshon e Bosso. Quindi ancora più onorato e responsabilizzato dalla richiesta di lavorare insieme a una delle sinfonie più avvincenti della storia, la famosa italiana di Mendelsshon».
«La scelta e l’originale accostamento di brani così diversi fra loro, fatta con il maestro Bosso, ha dato vita ad un concerto mai eseguito prima, una sfida musicale e nuova nel suo genere in un luogo come il teatro La Fenice, da sempre ossimoro di tradizione e innovazione – commenta Stefano Pratissoli, primo contrabbasso dell’Orchestra Filarmonica della Fenice – Una sintesi musicale di coerente bellezza che vuole coinvolgere il pubblico e accompagnarlo in un percorso musicale che parte da Bach, caposaldo della musica tonale occidentale, entra negli spazi emotivi propri della visione creativa di Ezio Bosso e arriva a Mendelssohn, compositore che più di ogni altro sapeva tradurre in musica la dimensione del viaggio. Lavorare a stretto contatto con il direttore e il compositore al tempo stesso del concerto è un’emozione che raramente è possibile vivere, un’occasione in cui fare musica assumerà il significato più ampio».
A coronamento della filosofia di Ezio Bosso, che da sempre sostiene che «la musica non è di nessuno ma si fa assieme», le prove in preparazione del concerto del 17 ottobre saranno aperte al pubblico. Sarà un’esperienza unica, realizzata per la prima volta in Italia, in cui il compositore e direttore d’orchestra si metterà a disposizione del pubblico che potrà seguire passo per passo la costruzione di un concerto di musica classica immergendosi nell’empatia che si crea tra direttore ed orchestra. Oltre alle prove aperte, sempre a La Fenice si terrà lo studio aperto: un momento di incontro, dibattito, scambio e lezione da vivere con Ezio Bosso per “fare musica assieme”. Prossimamente verranno rese note le informazioni per l’accesso e i dettagli.
Ezio Bosso è un pianista, compositore e direttore d’orchestra nato a Torino. Ha studiato Composizione e Direzione d’Orchestra all’Accademia di Vienna arrivando a dirigere alcune delle più importanti orchestre internazionali come la London Symphony Orchestra, The London Strings, l’Orchestra del Teatro Regio di Torino e l’Orchestra dell’Accademia della Scala. Ha composto musica classica, colonne sonore per il cinema (per “Io non ho paura” di Salvatores, per “Rosso come il cielo” di Bortone), per il teatro (per registi come James Thierrèe) e la danza (per coreografi come Rafael Bonchela) fino a scrivere sperimentazioni con i ritmi contemporanei.
Dal 2011 Ezio Bosso convive con una malattia neurodegenerativa progressiva. Si esibisce con il suo “amico” Pianoforte Gran coda D Steinway & Sons e utilizza uno sgabello versatile e di supporto, chiamato “12” e nato dalla collaborazione con l’architetto Simone Gheduzzi di Diverse Righe Studio.
“The 12th Room” (Incipit/EGEA Music) è il primo album solista ufficiale di Ezio Bosso. Subito dopo l’esibizione come ospite al Festival di Sanremo, il disco “The 12th Room” ha raggiunto la prima posizione della classifica iTunes degli album più venduti in Italia ed è stato certificato Oro (certificazioni diffuse da FIMI / GfK Italia).
È un concept album composto da due CD: un primo disco con quattro brani inediti e sette di repertorio pianistico, ognuno dei quali vuole rappresentare metaforicamente le fasi che attraversiamo nella vita, e un secondo disco contenente la Sonata No. 1 in Sol Minore che simboleggia la dodicesima stanza. Il disco, registrato quasi interamente live a settembre 2015 durante i concerti al Teatro Sociale di Gualtieri (Reggio Emilia), è disponibile nei negozi tradizionali, in digital download e sulle principali piattaforme streaming.
“The 12th Room Tour” è il tour in piano solo con cui il compositore e direttore d’orchestra sta registrando sold out e standing ovation del pubblico in tutta Italia dando vita ad un dialogo musicale tra il suono originale dell’ ‘amico’ Pianoforte Gran coda Steinway e gli spettatori, che partecipano allo spettacolo in rapito silenzio.