Nella Giornata mondiale degli Oceani, a Isamar Holiday Village è stata liberata in mare la tartaruga Ariel, ecco come è andata!

 

Si chiama Ariel ed èla simpatica tartaruga Caretta Caretta che ha ripreso la via del mare oggi , proprio nella Giornata mondiale degli OceaniIsamar Holiday Village e Isamar Diving Center hanno organizzato una particolare cerimonia di liberazione in mare, con la collaborazione di Asd Clodia Gruppo di ricerca e documentazioni subacquee, associazione Cmas Diving Center, WWF Italia e Stazione Idrobiologica U. D’Ancona di Chioggia.

tartaruga ariel

 La tartaruga Ariel torna in mare

La giornata dedicata alla liberazione della tartaruga Ariel si è svolta oggi venerdì 8 giugno nella Giornata mondiale degli Oceani, a Isamar Holiday Village di Isolaverde di Chioggia. La tartaruga Ariel è stata presentata agli ospiti del villaggio e ai bambini delle classi di 3° C e D della scuola primaria don Milani di Chioggia.

La tartaruga è stata ritrovata in mare alcuni mesi fa da un gruppo di pescatori e dal personale di Isamar Diving Center in condizioni di salute non buone. Con l’aiuto dei volontari del WWF è stata portata al CRAS di Polesella, dove è stata curata dal dottor Luciano Tarricone.

La tartaruga Ariel è stata accompagnata a riva e lasciata libera di tornare in mare aperto. Uno spettacolo che ha affascinato tutti gli ospiti del villaggio e in particolar modo i bambini, che hanno potuto assistere dal vivo al ritorno al mare della tartaruga e ascoltare direttamente dagli esperti come è stata assistita e curata.

“I pescatori – ha sottolineato Devy Mantovan, responsabile Isamar Diving Center – hanno dimostrato una grande sensibilità verso il nostro mare, sono sempre più attenti ai problemi dell’ambiente. Siamo felici che oggi a questo incontro ci siano anche le scuole, credo sia importante sensibilizzare i bambini sulla tutela e salvaguardia dell’ambiente marino”.

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All’appuntamento sono intervenuti anche Cristiano Corazzari assessore al territorio della Regione Veneto, Daniele Stecco assessore al bilancio del Comune di Chioggia, Paolo Perlasca del WWF Veneto Oasi Alberoni, Davide Barzazzi per il Museo di Storia Naturale di Venezia e l’associazione Abissi – Underwater Photo Venice.

Le tartarughe dell’Alto Adriatico

Il mare antistante al litorale veneto è ricco di biodiversità e riserva vere e proprie scoperte, come le tartarughe marine, rettili marini di origine antica. L’Alto Adriatico è infatti una zona di grande interesse per i giovani esemplari della specie Caretta Caretta, che nascono lungo le coste sabbiose sud mediterranee (Grecia, Turchia, Algeria, Libia ed Egitto) e in alcune regioni del sud Italia.

Durante i mesi estivi le piccole e giovani tartarughe risalgono il canale d’Otranto sino al golfo di Venezia e davanti al litorale veneto trovano un mare calmo e pescoso, favorevole all’accrescimento giovanile.

Frequente è purtroppo anche il rinvenimento di animali feriti o in difficoltà, avvistati in mare aperto o spiaggiati, a causa di diverse problematiche o traumi provocati anche involontariamente dall’uomo, soprattutto dalla pesca e dall’impatto con eliche e prue di grandi navi o di barche da diporto.

Grazie al Protocollo e con l’aiuto di Capitanerie di Porto e Corpo Forestale dello Stato si vuole proteggere questi animali e soprattutto l’ambiente marino in cui vivono, anche con l’aiuto di molti pescatori, amici del mare, e dei bagnanti sulle spiagge.

Per i litorali veneziani è anche attivo un numero di Pronto Intervento 348.2686472 cui fa capo la rete di Enti ed Istituzioni che lavorano per un obiettivo comune: proteggere questi abitanti dei nostri mari.

foto di Davide Barzazzi Abissi Underwater Photo Venice

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Redazione Sgaialand
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