Tutti pazzi per le tigelle, tanto che in Italia sembra esplosa una vera e propria TigellaMania. Abbiamo visitato La Tigella di Verona, la migliore della città, rigorosamente artigianale e gestita da due giovani fratelli che hanno reinterpretato le antiche ricette della nonna, senza perdere di vista tradizioni e il gusto unico dei sapori autentici.
Nata nel 2008 a pochi passi dalla Basilica di San Zeno, La Tigella di Verona è la prima e unica vera tigelleria artigianale sorta nella città scaligera e serve tigelle, gnocco fritto, borlengo e tarte flambée di produzione propria. Qualità, buon gusto e creatività sono la regola, ecco perchè i due giovani titolari di origine modenese, i fratelli Mattia e Simone D’Amario, hanno ideato alcuni tipi di tigella per accontentare davvero tutti i gusti, a partire da quelle senza lattosio o senza glutine per arrivare a quelle di farro per chi non vuole rinunciare al gusto, ma ama tenersi in foma! La qualità e la ricerca costante della buona materia prima si percepiscono fin dal primo assaggio, a partire dalle salse e dai condimenti che accompagnano il tradizionale cestino di tigelle ancora calde. Mattia e Simone scelgono accuratamente ogni singola materia prima per la realizzazione di un prodotto di alta gastronomia per assicurarvi l’eccellenza culinaria. Ad attendervi uno spazio semplice ma arredato con gusto, luminoso, da cui si intravede la Basilica di San Zeno, accogliente e dal sapore di casa, che si vive anche grazie alla gigantografia della nonna dei fratelli D’Amario, intenta nella lavorazione delle tigelle o dalle frasi in dialetto modenese riportate negli arredi.
La Tigella Verona: non solo tigelle! Ecco le novità proposte:
- L’ultima specialità inserita nel menù diventata ormai un richiestissimo must? Il Tigella Burger: si tratta di un tris composto da tigelle farcite con 3 hamburger di carni diverse per soddisfare il palato con un prodotto gastronomico unico nel suo genere. Black Angus, Manzetta Prussiana e Fassona Piemontese garantiscono la massima qualità all’interno della tigella. Il tutto accompagnato da una fogliolina di insalata, pomodoro, bacon e formaggio, delle immancabili e croccanti patatine fritte e dei gustosissimi bastoncini di mozzarella. Provatelo. vostre papille gustative resteranno contente!
- Il borlengo, una sorta di crêpe molto sottile e croccante preparata a partire da un impasto liquido estremamente semplice a base di acqua, farina e sale. Il ripieno tradizionale, detto cunza, consiste in un battuto di lardo, aglio e rosmarino, oltre ad una spolverata di Parmigiano Reggiano. Il borlengo si serve molto caldo e ripiegato in quattro parti e per la cottura viene utilizzato una padella di rame stagnato di circa 50 cm di diametro per garantire la massima fragranza e qualità del sapore.
- La Tarte Flambèe, simile ad una pizza ma molto più fina, cucinata per esaltare i gusti degli ingredienti utilizzati per farcirla. Rigorosamente cotta su pietra refrattaria, permette allo Chef di dare ampio sfogo alla sua creatività ed inventiva abbinando ingredienti di altissima qualità e rigorosamente selezionati, per ottenere un piatto davvero speciale da gustare almeno una volta nella vita!
- Lo Gnocco Fritto preaparato secondo la ricetta più antica e tradizionale, impastando farina e acqua senza l’aggiunta di lievito. Viene fatto riposare per l’intera notte a temperatura ambiente coperto da un canovaccio. Dopo aver tirato la pasta, i rettangoli vengono tagliati uno ad uno, con la tradizionale rotella dentellata, che conferisce al gnocco il suo tipico bordo merlettato. É un fumante rombo di sottile pasta fritta in olio bollente che un tempo rappresentava la colazione ed il pranzo dei contadini. Appena fatto e ben caldo viene accompagnato da saporiti affettati tipici, formaggi ed un assaggio di parmigiano reggiano con aceto balsamico di Modena riserva.
Ad accompagnare la vostra scorpacciata, non può mancare un’ampia carta di vini e birre, selezionate con cura dai gestori. Da abbinare alle tigelle sicuramente ci vuole un buon Lambrusco, motivo per cui Mattia e Simone si sono indirizzati verso Terre Verdiane della “Cantina Ceci”. I nostalgici del territorio veronese, invece, troveranno un ottimo Valpolicella Classico o Superiore della cantina “Fornaser”, una piccola realtà che ha fatto della qualità la propria filosofia. Non può poi certamente mancare il Bardolino, un vino che ormai fa parte delle tavole dei Veronesi. Per quanto riguarda le birre, ne troverete anche quattro artigianali di origine mantovana, ottime per le tigelle!
Abbiamo poi chiesto a Mattia di dirci come riconoscere una tigella artigianale DOC, da quelle industriali che spesso capita di trovare in giro. Ecco cinque utilissimi consigli:
1) La vera Tigella, quando la si prende in mano, lascia sui polpastrelli dei residui di farina.
2) La vera Tigella si apre con facilità con le mani e non con il coltello (sintomo che la mollica è bagnata e compatta, effetti del congelamento).
3) La Vera Tigella è croccante e molto leggera. Basta appoggiare i denti sulla superfice e già si rompe. Una tigella non fresca non ha la croccantezza neccessaria per far si che questo avvenga.
4) Lo gnocco fritto non deve essere unto, ma leggero e soprattutto senza un retrogusto persistente di olio. (A volte viene utilizzato lo strutto, più economico ma molto dannoso per la salute).
5) La vera Tigella non vi lascia una sete persistente ed è facilmente digeribile. Quando una tigella viene surgelata bisogna inserire conservanti e altre sostanze che la rendono pesante. Il vero gusto viene sormontato dagli additivi per allungare la data di scadenza.
Allora, vi abbiamo stuzzicato? Un pranzo o una cena a base di tigelle vuol dire optare per la convivialità, con una formula originale ma che non dimentica la tradizione della cucina italiana, in questo caso sapientemente portata avanti e rielaborata da Mattia e Simone!
La Tigella – Verona
Via Angelo Scarsellini, 3 – Verona –
345 5401052 |04166760233
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