Le storie “veneziane” di Corto Maltese sono entrate nell’immaginario di grandi e piccini: ecco la storia del mitico protagonista nato dal genio di Hugo Pratt

Tra i personaggi più iconici e rappresentativi della Terra delle Meraviglie, Corto Maltese si piazza senza dubbio ai primi posti per l’indissolubile legame con il Veneto e in particolare con la città di Venezia.
Ma facciamo un passo indietro: Corto Maltese è un personaggio dei fumetti creato da Hugo Pratt nel 1967 e protagonista dell’omonima serie a fumetti Cortomaltese.

Il mio nome è Corto, Corto Maltese. Sono nato a Malta, il 10 luglio del 1887, almeno così mi dicono. Della mia prima infanzia ricordo una bandiera piena di croci e una barba rossa, quella di mio padre. Mia madre? Una gitana di Siviglia. Era talmente bella che il pittore Ingres se ne innamorò follemente, non so se sia vero, lei non mi parlava mai di queste cose. Ricordo una casa bellissima con un patio pieno di fiori vicino alla moschea di Cordoba, e ricordo bene il giorno in cui un’amica di mia madre mi prese la mano sinistra e la guardò inorridita, non avevo la linea della fortuna. Non ci pensai molto, presi un rasoio di mio padre e me ne tracciai una da solo, lunga e profonda. Non credo di aver aumentato la mia dose di fortuna, ma sono sempre stato libero e questo basta […]”

Corto Maltese Venezia
La storia di Corto Maltese si può ricostruire grazie agli indizi lasciati da Hugo Pratt nelle sue storie, spesso frammentarie e che, in alcuni casi, non collimano con la realtà storica. Marinaio di professione, Corto Maltese abbandona presto la vita legale per dedicarsi alla pirateria intorno al 1910. Con amicizie in tutto il mondo, nel mondo criminale come in quello legale, attraversa la storia del primo quarto del ventesimo secolo con ironia e umanità, schierandosi con i più deboli ma mantenendo amicizie con spietati criminali come Rasputin o Venexiana Stevenson.

Il suo nome appartiene all’argot andaluso e significa “svelto di mano” e Corto Maltese a 13 anni si trova in Cina dove assiste alla guerra dei Boxers, per poi imbarcarsi 4 anni dopo sul Vanità Dorata. Fa scalo a Buenos Aires, dove viene iniziato al tango.
Dopo mille viaggi, avventure e peripezie incredibili, il nostro eroe nel 1917 apprende che una mappa dell’“Eldorado” si trova a Venezia e si sposta in Veneto, dove assiste impotente alla prima guerra mondiale, interessandosi al mistero delle “Sette città di Cibola”, ennesima versione del mito dell’Eldorado. In un monastero di Venezia recupera la mappa delle città misteriose, ma si accorge che proprio Venexiana Stevenson aveva avuto la sua stessa intuizione. Con l’aiuto di soldati di diverse nazioni riesce a recuperare, in un paesino sulla linea del fronte, l’oro del re del Montenegro.
Nell’aprile 1921, torna a Venezia (in “Favola di Venezia”), spinto da una lettera dell’amico defunto Baron Corvo, che lo incoraggia a trovare il leggendario smeraldo detto “Clavicola di Salomone”. A Venezia incontrerà persino Gabriele D’Annunzio e sarà coinvolto in una storia magica, in cui se la dovrà vedere con i membri di una misteriosa Loggia Massonica.

Un padre francese di origine inglese, une madre veneziana, i nonni ebrei che avevano lasciato la Turchia per trasferirsi a Murano, lo stesso Hugo Pratt fu attratto nel suo immaginario e nelle sue opere proprio da queste città, e in particolare Venezia appare con Corto Maltese il luogo ideale dove vivere grandi avventure. “Favola di Venezia” (1976) inizia da un piccolo e affascinante angolo di Venezia, vicino alla Basilica dei Santi Giovanni e Paolo, ovvero la Corte Botera, definita come Corte Sconta, ma sono numerosi gli scorci delineati (o immaginati) della meravigliosa città lagunare all’interno delle storie di questo incredibile personaggio!

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Ilaria Rebecchi
Diploma di scuola media superiore, giornalista free lance appassionata di musica e piante, collabora saltuariamente con redazioni locali.