Dopo 150 giorni, il meraviglioso Teatro Verdi di Padova, torna a splendere grazie al primo restauro della facciata. Eccola, nei nostri scatti della cerimonia di oggi alla presenza dell’Assessore alla Cultura di Padova Andrea Colasio e del Presidente del Teatro Stabile del Veneto Giampiero Beltotto.

 

Il Teatro Verdi si è rifatto il look, e questa mattina in molti sono rimasti con naso e sguardo all’insù ad ammirare una delle meraviglie della città di Padova (e sede del Teatro Stabile del Veneto insieme al Teatro Goldoni, protagonista del nostro precedente Scatto delle Meraviglie) restituita da Edilrestauri di Vicenza in tutto il suo fascino ricco di storia ai padovani, ma non solo.

Conosci già la storia del Teatro Verdi? Eccola in breve!

Il Teatro Verdi, realizzato per volere di nobili padovani in sostituzione del Teatro degli Obizzi, viene inaugurato nel 1751 con il nome di Teatro Nuovo. Nato come teatro lirico, dopo poco più di vent’anni comincia ad ospitare anche spettacoli di prosa. Come molti teatri e edifici storici dell’epoca, il Teatro Nuovo viene sottoposto a una serie di restauri resi necessari dalla deperibilità dei materiali utilizzati, dalla necessità di mettere in sicurezza pavimenti e soffitti, e dalle nuove esigenze che via via si presentavano per adeguare l’impianto originario alle nuove «regole teatrali» e al mutato gusto decorativo. A quasi un secolo dalla sua realizzazione subisce una ristrutturazione quasi totale: dalla facciata esterna, alla costruzione della cupola rivestita in piombo, al palcoscenico, alla volta affrescata da Pietro Paoletti, ai camerini su progetto di Giuseppe Jappelli. Un nuovo intervento firmato dall’architetto Sfondrini risale agli anni ’80 del XIX secolo. L’architetto rispetta la facciata progettata dallo Jappelli, la cupola viene rinforzata e sormontata da una lucerna in ferro e cristallo, l’interno della volta viene dipinto da Giacomo della Casa e vengono  apportate modifiche alla sala, al foyer, al ridotto del primo piano fino a dare al teatro l’aspetto attuale. In questa occasione il teatro viene ribattezzato e dedicato a Giuseppe Verdi. Danneggiato da un bombardamento durante la prima guerra mondiale, la sala e la cupola del Teatro subiscono un nuovo intervento in seguito al quale il Teatro riapre alla fine del 1920 (alla presenza di Vittorio Emanuele III). All’indomani del secondo conflitto mondiale, il Verdi diventa di proprietà del Comune che provvede, dagli anni ’50 in poi, ad effettuare progressivi risanamenti e migliorie. L’ultima operazione di restauro della facciata risale al 1999, anzi, ora possiamo dire che risale al 2019!

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PhotoCredits: Sgaialand Magazine

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Redazione Sgaialand
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