Venezia custodisce innumerevoli luoghi magici, lo sappiamo. Tra questi, uno di quelli a cui non si pensa certo con immediatezza, ma che racchiude storie di successo, grandi emozioni e sfide memorabili: è lo Stadio Pier Luigi Penzo, intitolato in onore del marinaio e aviatore veneziano.

Costruito sull’ Isola di Sant’Elena, lo Stadio Pier Luigi Penzo di Venezia è il secondo stadio più antico d’Italia e un luogo che sa affascinare chiunque abbia l’onore di entrarci. Pier Luigi Penzo fu prima marinaio e poi aviatore veneziano, originario di Malamocco. Frequentava l’istituto nautico, ma la sua vera passione fu il cielo, tanto da spingerlo a conseguire il brevetto da aviatore. Viene ricordato anche da una statua a Sant’Elena, a pochi passi dallo Stadio: un busto che troneggia su un’aquila che stringe fra gli artigli un’ancora, a testimonianza del passaggio del veneziano dalla marina all’aviazione. 

Grazie alla Reyer, alla Marziale e poi dal 1907 dal Venezia F.C., il calcio in laguna divenne sempre più di rilievo. L’epicità dello stadio passò alla storia con il suo battesimo del 7 settembre 1913, quando la madrina Ines Taddio, figlia di uno dei dirigenti del club, si ferì nel tentativo di aprire una bottiglia di champagne. Da quel giorno, la cerimonia inaugurale viene ricordata come un battesimo di “sangue e champagne”

Date e numeri memorabili

Dopo l’inaugurazione, il primo match ufficiale di campionato si giocò il 16 novembre 1913 e si concluse con un pareggio 1 a 1 col Verona. Il momento più bello è quello vissuto il 15 giugno 1941, quando si giocò la finale di Coppa Italia contro la Roma. Col vantaggio di giocare la seconda sfida in casa, incoraggiati dalla tifoseria, Valentino Mazzola e compagni conquistarono quello che ancora oggi resta il pezzo più prestigioso fra tutti i loro trofei: fu Loik, a metà della ripresa, con un colpo di testa a fil di palo, dopo un’azione di Mazzola, a regalare al Venezia la Coppa Italia.

Un altro massimo storico è stato registrato nella stagione 1966/67, quando si contarono ben 26000 spettatori alla partita contro il Milan.

Lo Stadio Penzo ha subito molti cambiamenti nel corso degli anni, alcuni necessari, in seguito a delle catastrofi che colpirono la struttura: nel 1970 e nel 2012 una tromba d’aria si abbatté su Sant’Elena, scaraventando in laguna le tribune e la copertura in ferro e abbattendo il muro di cinta e quello che delimitava l’ingresso alle tribune laterali. Nel maggio 2021 gli ultimi interventi di ristrutturazione: sono stati ampliati gli spalti e le tribune, gli interni sono stati rinnovati così come il manto d’erba, modifiche degne della Serie A conquistata al termine dei playoff di serie B, vinti in una sfida al cardiopalmo contro il Cittadella. 

Lo stadio ricorda anche uno degli eventi più dolorosi della storia dello sport e del calcio italiano: la tragedia di Superga del 4 maggio 1949. E lo fa con una lapide realizzata dallo scultore veneziano Giuseppe Romanelli su cui sono incisi i nomi dei giocatori che il Venezia lasciò al club Torinese e che morirono nell’incidente aereo. Fra questi, i nomi di Aldo Ballarin, Ezio Loik e Valentino Mazzola con al centro il leone di San Marco e il libro chiuso, a simboleggiare il lutto. 

Una storia costellata da campioni e successi e il Penzo che ne fa da testimone, conservando tutte le maglie della squadra, dal 1960 ad oggi, e tutti i trofei che riflettono la storia dell’unico stadio costruito sull’acqua. 

Come arrivare allo Stadio Pier Luigi Penzo


Lo Stadio Penzo si trova sull’isola di Sant’Elena, adiacente ai luoghi della Biennale di Venezia. Lo stadio è accessibile a piedi o in vaporetto.

A piedi, lo Stadio Penzo può essere raggiunto da Piazza San Marco in 30 minuti, seguendo il lungomare di Riva degli Schiavoni, passando per la Biennale e arrivando direttamente a Sant’Elena.

In vaporetto, lo Stadio Penzo può essere raggiunto da vari punti della città in 15-30 minuti con le linee 1, 4.2, 5.2, o 6 e scendendo alla fermata Sant’Elena. Per consultare le linee e gli orari dei vaporetti, scaricate l’app Che Bateo? di cui vi abbiamo parlato anche noi di Sgaialand! Comodissima e sgaissima!

Immagine di copertina da veneziafc.it

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Redazione Sgaialand
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