Un giovane chef stellato porta in Piazza dei Signori la prima stella Michelin della città di Vicenza: è Lorenzo Cogo con il suo (nuovo) El Coq

Lorenzo Cogo ha 30 anni e un grande talento: quello di saper unire l’abilità in cucina ad un’immagine sincera, pulita, semplice, giovane e diretta, capace di abbattere le barriere tra cliente e ristoratore, chef e amante della buona cucina, unendo la ricerca dei migliori prodotti del territorio alla maestria e all’esperienza ai fornelli.
Il giovane chef, oggi porta la prima stella Michelin nel cuore della città di Vicenza, conquistata dal suo El Coq, che da luglio domina l’affascinante Piazza dei Signori giusto di fronte alla Basilica Palladiana.


Lorenzo Cogo negli ultimi anni aveva sfondato nell’Olimpo del mondo food grazie al precedente progetto omonimo, situato nel suo paese natale, Marano Vicentino, e oggi, dopo i lavori di ristrutturazione del celeberrimo Caffè Garibaldi di Vicenza, occupa con il nuovo El Coq i suoi 750 metri quadri, per uno spazio che è caffè, ristorante stellato, appunto, e anche Casolin, dove poter acquistare i migliori e più famosi prodotti del territorio vicentino e veneto.
L’edizione 2017 della Guida Michelin è stata presentata a Parma solo qualche giorno fa, e tra gli chef stellati si distingue, nuovamente, il padovano Massimiliano Alajmo (Le Calandre), che per il quindicesimo anno consecutivo occupa il posto d’onore nel firmamento nazionale della cucina.
Le altre stelle venete?
Una stella Michelin al Tivoli di Cortina d’Ampezzo, alla Locanda San Lorenzo di Pieve d’Alpago e alla Dolada di Puos d’Alpago, ad Aga di San Vito di Cadore, a Laite di Sappada e Al Capriolo di Vodo Cadore, a Lazzaro 1915 di Pontelongo e La Montecchia di Selvazzano Dentro, a La Corte di Follina e Gellius di Oderzo, a Feva di Castelfranco e San martino di Scorzè, al Dopolavoro, al Met, all’Oro e all’Osteria da Fiore, al Quadri e al Ridotto e alla Venissa (tutti a Venezia), al Casin del Gamba di Altissimo, a La Tana Gourmet di Asiago, all’Aqua Crua di Barbarano Vicentino e alle Spinechile di Schio, alla Macelleria Damini & Affini di Arzignano e a La Veranda di Bardolino, all’Oseleta di Cavaion Veronese, al Perbellini di Isola Rizza, a Vecchia Malcesine, a Il Desco e all’Osteria La Fontanina di Verona.
Due stelle all’Antica Osteria Cera di Campagna Lupia, a La Peca di Lonigo e a Casa Perbellini di Verona, mentre tre, appunto, a Le Calandre di Rubano.

Foto credits: El Coq Ristorante

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Ilaria Rebecchi
Diploma di scuola media superiore, giornalista free lance appassionata di musica e piante, collabora saltuariamente con redazioni locali.