Con le immagini di Francesca Fornasini che dipingono una città assolata e ammaliante, ripercorriamo la straordinaria storia di Padova
La storia di Padova ha visto il progressivo evolversi (nell’arco di almeno 2.500 anni) di un centro di discreto rilievo commerciale, culturale ed economico.
Padova è una città antichissima, anche se la sua fondazione per opera di Antenore è notoriamente un falso storico leggendario. Fu importante municipium romano, poi comune medievale di spicco, passato sotto la dominazione dei Carraresi prima, e di Venezia dal 1405. Caduta la Serenissima (1797), appartenne per settant’anni al Regno Lombardo-Veneto, passando nel 1866 al Regno d’Italia.
Nel corso della Prima guerra mondiale, Padova costituì una sorta di quartier generale avanzato per le forze alleate. A Villa Giusti (località Mandriadi Padova) fu firmato l’armistizio che pose termine al conflitto (4 novembre 1918). Gli eventi occorsi nell’ultimo conflitto mondiale e nel dopoguerra sono assimilabili a quelli riscontrati nel rimanente territorio italiano.
La tradizione vuole che la fondazione di Padova risalga al 1185 a.C., per opera di un gruppo di Veneti, provenienti secondo le leggende vuoi dall’Illiria vuoi dall’Asia minore, guidati da Antenore, il principe sopravvissuto alla distruzione di Troia, la cui ipotetica tomba sorgerebbe nell’omonima piazza.
Indipendentemente dagli aspetti di pura fantasia, insediamenti preistorici sono stati accertati dall’archeologia, già a partire dall’XI secolo a.C. – X secolo a.C., topograficamente in corrispondenza dell’odierno centro di Padova.
Rappresentando uno dei principali centri della cultura paleoveneta, l’antica Padova sorse sulle sponde del fiume Brenta (durante l’antichità chiamato Medoacus Major) che allora (probabilmente fino al 589) scorreva nell’alveo dell’odierno Bacchiglione, al tempo denominato Medoacus Minor.
Alla “fluvialità” originaria di Padova, è legato il famoso episodio in cui – a detta di Tito Livio – la scorreria dello spartano Cleonimo sarebbe stata valorosamente respinta dagli antichissimi padovani (302 a.C.) a seguito di una sorta di battaglia navale sul Brenta-Medoacus.
La storia di Padova
Dopo l’età Romana e quella del medioevo, nel Rinascimento e per quasi quattro secoli Padova, pur perdendo importanza politica, poté godere della pace e della prosperità assicurata dalla signoria veneziana e della libertà che venne assicurata alla sua Università, che richiamò studenti ed insegnanti da tutta Europa, divenendo uno dei maggiori centri dell’aristotelismo e attirando, in seguito, numerosi ed illustri intellettuali, tra i quali l’indimenticabile Galileo Galilei.
Il terribile assedio del 1509 durante la guerra anti-veneziana promossa dalla Lega di Cambrai, in seguito al quale venne completata la cinta muraria, fu tra i pochi eventi bellici degni di nota del periodo. Gli assalti imperiali furono respinti sul Bastione Codalunga da nobili veneziani, padovani e celebri soldati di ventura come Citolo da Perugia.
A proposito di condottieri, non può mancare un accenno al Gattamelata, immortalato dalla notissima statua equestre, opera (1450-1453) di Donatello, che tuttora si ammira sul sagrato della Basilica del Santo.
Foto: Francesca Fornasini
Fonte: Wikipedia