L’Uccello di fuoco, spettacolo della compagnia Junior Venezia Balletto coreografia di Sabrina Massignani, sceneggiatura di Francesca Anzalone è un messaggio che nell’era del digitale vuole arrivare alle nuove generazioni e non solo, correndo sulle punte.
Il prossimo 27 febbraio verrà presentato a Venezia Balletto di Mestre (Venezia) in anteprima esclusiva alla stampa L’Uccello di fuoco, una meravigliosa iniziativa made in Terra delle Meraviglie, che vede la sinergia tra due donne davvero sgaie del nostro territorio: Sabrina Massignani e Francesca Anzalone.
Le competenze professionali di Sabrina Massignani, coreografa e direttrice di Venezia Balletto si uniscono a quelle di Francesca Anzalone, esperta di comunicazione e digitale e di trasformazione sociale, da sempre appassionata di danza per immaginare uno spettacolo che coinvolga, che faccia sentire parte, che faccia vivere il mondo della danza anche a chi è “molto distante”. Ma soprattutto che faccia correre un messaggio positivo di speranza e di apertura alle giovani generazioni che sempre più spesso si stanno allontanando dalla socializzazione “fisica” per una stereotipazione virtuale.
Il progetto nasce dalla voglia di raccontare la danza e soprattutto ciò che “non si vede ma si vive” a favore di un pensiero costruttivo legato all’unicità di ciascuno di noi, alla forza interiore e all’importanza della danza come elemento di socializzazione e di costruzione dell’identità del singolo e del gruppo.
“Il messaggio che vogliamo condividere è che la forza è in noi, chi ci supporta ci rende migliori, ma solo noi possiamo decidere il nostro destino.
La danza è gruppo, è pensare all’unisono, è imparare a valorizzare il singolo e il gruppo, è imparare a dare il meglio di sé non solo per se stessi – racconta Sabrina Massignani, coreografa e direttrice della Compagnia Venezia Balletto – ognuno di noi sa cosa desidera, a volte ci perdiamo, ma se non perdiamo il senso dell’essere insieme agli altri, allora quella scintilla che è in noi può di nuovo tornare ad essere fiamma, ancora più forte di prima”.
La società si sta perdendo troppo spesso in cose effimere e sta perdendo il senso del gruppo che si stringe in un abbraccio, che si guarda negli occhi, che si aiuta! – commenta Francesca Anzalone, esperta di comunicazione e digitale e sceneggiatrice del balletto – Spesso i ragazzi si perdono nella forma e non credono più nella sostanza, troppo spesso la fisicità diventa un’ossessione, la “finzione” degli scatti una nuova dimensione che è un non luogo, ma tutto questo è realtà o solo un momento di sbandamento? La risposta ce la siamo data osservando i ragazzi della scuola e su queste incertezze, che attraverso il gruppo diventano di nuovo certezze, ci siamo risposte con il messaggio positivo e con questa produzione”.
Nasce così l’Uccello di Fuoco, una favola classica attualizzata per raccontare e raccontarci nelle nostre fragilità, nelle tentazioni, nella vanità, nelle paure, ma anche nelle passioni e nella voglia di farcela che i giovani trasmettono ogni giorno. Il sodalizio artistico di Massignani e Anzalone risale al 2012 con le biografie in danza di Eleonora Duse e successivamente George Sand per Astra Roma Ballet diretto da Diana Ferrara.
Non ci resta allora che aspettare la prima di questo nuovo concept, che vede l’unione di due talentuose e creative professioniste della Terra delle Meraviglie unite per una nobile causa, alla quale tutti, tra le nostre corse quotidiani e i nostri volti perennemente rivolti allo schermo di uno smartphone, dovremmo dedicare la nostra attenzione.
Photo Credits copertina: Paolo Laudicina