Mi sono volontariamente fermata a 20 QuaranTales, un po’ per non caricare troppi file o messaggi che potevano risultare parzialmente molto simili, un po’ perché 20 è un bel numero, un po’ perché nelle ultime due settimane mi sono io stessa resa conto di essere davvero troppo stanca di questa clausura. Se avessero chiesto a me gli aspetti positivi dopo 40 giorni, forse non sarei riuscita a comunicarli come ho invece fatto dopo le prime settimane di quarantena. Non so se ci saranno altri lockdown, mi auguro di no, ma in caso lo scrigno di 20 storie saprà fare spazio a nuove voci. Grazie a chi si è confidato e fidato, grazie a chi ha ascoltato, grazie a chi mi ha scritto, grazie a chi mi ha tenuto compagnia con le sue emozioni e riflessioni. Domani sarà un 4 maggio che ricorderemo; per molti qualcosa un po’ cambierà, per altri meno. Per qualcuno la casa è stata conforto, rifugio e nido, per altri prigione, per altri ancora entrambi le cose a sessioni alterne. Io non caricherò questa settimana di troppe aspettative, ma spero di poter assistere a una piccola, progressiva rinascita e di farne parte un po’ alla volta, apprezzando le piccole conquiste quotidiane. Non ci faranno più ricchi, ma più consapevoli sì, sotto ogni punto di vista. E chi ha capito che da quella casa è meglio fuggire, lo faccia prima che ci rinchiudano un’altra volta.♥️ #prendilasgaia
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.OkLeggi di più