Questi giorni di pioggia non aiutano ad affrontare al meglio la stagione estiva, ma chi ha detto che bisogna barricarsi in casa e rinunciare ad una bella serata? Noi vi suggeriamo di tenere monitorate le nuove uscite al cinema e magari di confrontarle con le recensioni della nostra divora pellicole Elisa, la cineblogger veneta D.O.C. di Sgaialand, che è andata a vedere per noi The Nice Guys. Curiosi? Io sì! Gaia
THE NICE GUYS
Di: Shane Black
Con: Russell Crowe, Ryan Gosling, Kim Basinger, Matt Bomer
SI?: in una Los Angeles di fine anni settanta, piena di smog e di disco party, le vite di Jackson Healy (un Russel Crowe in sovrappeso) e Holland March (Ryan Gosling abbruttito), due investigatori squattrinati e disorganizzati, si incontrano nella stessa vicenda losca. Fra fiumi d’alcol, belle ragazze e qualche sparatoria, dovranno risolvere a modo loro vari omicidi e una questione politica più grande delle loro possibilità d’azione e gestione.
Nostalgici degli anni settanta, dei colletti lunghi e i pantaloni a zampa? Fans dei Bee Gees, America e Earth Wind & Fire dal piedino ballerino? Un tuffo di due ore al cinema fa il caso vostro.
Vi manca la strana coppia di Arma Letale? Il loro papà, regista di questo film, è tornato con un duo assolutamente divertente e massacrante: anche nella situazione più drammatica, non manca di far ridere e prendersi in giro senza pietà. È nata una nuova coppia, ne sono sicura.
NO?: in effetti il film non porta grande novità. Di coppie detective nella storia mondiale cinematografica, ma soprattutto statunitense, ne esistono parecchie e ancora vengono trasmesse per televisione (fortuna del proliferare dei canali digitali). Diciamo che qualche volta si ha un senso di déjà vu, storia compresa.
Anch’io sono nata negli anni settanta: non so c’è qualcuno che come me prova fastidio nel vedere sullo schermo la moda del periodo, per non parlare di strani oggetti di design o le auto americane larghe e cubiche che fanno tanto Dallas. Però, il tedio mi passa subito quando ascolto la musica: in fondo, le canzoni di ogni epoca non passano mai di moda.
E ANCORA: una storia del genere applicata ai nostri anni settanta italiani non avrebbe altrettanto successo. Il mito americano, in quel periodo, è all’apice: feste faraoniche (cocktail, vestiti, donne), auto sportive da tamarro, ville enormi con piscina e ogni comodità, niente cellulari o computer ma ci si trovava lo stesso dal tramonto all’alba.
Sono passati quarant’anni, ma da lì nascono tutti i nostri comfort, tutti copieranno gli Stati Uniti in ogni campo.
In un film in cui si ride, si perdona anche un premio oscar abituato alle diete per eccesso (più volte nel corso della sua carriera ha preso chili, senza mai perdere fascino) e la conferma di un bel ragazzo purtroppo qui nascosto da baffi e proiettili vaganti.
POP-CORN: peccato per la vostra prova costume, ma dovrete fare una scelta difficile. E gli altri snacks che in genere offrono le multisale non sono di aiuto. L’unica opzione dietetica che conosco è quella di arrivare in sala già con lo stomaco pieno, perché un film del genere può causare seri problemi anche a casa. Anzi no, una piccola soluzione c’è: non pensate al cibo, ma <<Dance boogie wonderland>>, ballate che vi passa.
#prendilasgaia
Elisa