All’Opificio Golinelli di Bologna il 23 e 24 marzo va in scena Nobilita, il primo festival italiano dedicato alla cultura del lavoro. Tra i protagonisti Boeri, Farinetti, Testa, Floridi. Sessanta speaker, speech dedicati al mondo del lavoro e spazio agli studenti che ‘interrogano’ i manager.
Nella vicina e sempre viva Bologna arriva Nobilita, il primo festival sulla cultura del lavoro che riporta le persone al centro del dibattito. Due giorni che vi consigliamo di mettere in agenda – il 23 e 24 marzo all’Opificio Golinelli di Bologna – e che metteranno a confronto chi il lavoro lo dà, chi lo fa, chi lo racconta e i ragazzi che oggi devono orientarsi tra le professioni del futuro. Nobìlita è organizzato da Informazione Senza Filtro, la testata giornalistica di FiordiRisorse, la business community premiata nel 2008 da LinkedIn come “Best practice italiana” a cui aderiscono oltre 6.000 tra manager e aziende per condividere competenze e networking di alto livello.
Il tema della prima edizione di Nobilita – “Restituire il lavoro alle persone” – si pone l’obiettivo di creare un ponte nuovo tra imprese, istituzioni e cittadini. Osvaldo Danzi, Presidente di Fior di Risorse, noto professionista del settore HR e ideatore del format, anticipa così il Festival “Una sfida che parte da Bologna come luogo ideale per parlare di lavoro proponendo un modello – quello emiliano – che oltre ad unire in un unico territorio grandi brand multinazionali a una produzione ancora fortemente made in Italy, conserva un equilibrio straordinario fra qualità del lavoro e vita personale”.
“Nobilita nasce dal desiderio di aprire un dialogo tra i diversi attori coinvolti nel mondo del lavoro in cui spiegare in maniera non banale la trasformazione che sta avvenendo nei luoghi di lavoro, attraverso la condivisione di buone pratiche e competenze, messe a disposizione di tutti per diventare patrimonio comune”.
Ricco il programma e numerose le personalità di spicco presenti a questa prima, attesissima edizione: ad aprire i lavori sarà un messaggio dell’economista e presidente dell’Inps, Tito Boeri, ma vogliamo anticiparvi altri sei grandi ospiti che animeranno il format Jobx, che proporrà monologhi di cultura manageriale da 18 minuti in stile TedX. Sul palco si avvicenderanno:
- lo psicologo e attore Paolo Vergnani,
- il docente di Filosofia ed Etica della comunicazione a Oxford, Luciano Floridi,
- il patron di Eataly, Oscar Farinetti nella giornata di venerdì,
- il ceo di Yoroi, David Bevilacqua,
- il ‘manager atipico’ Sebastiano Zanolli,
- l’esperta di comunicazione Annamaria Testa nella giornata di sabato.
Il programma della due giorni, inoltre, si articolerà attraverso otto panel divulgativi. Il segretario delle tute blu Cisl, Marco Bentivogli, discuterà con imprenditori ed economisti del “Ritorno alla fabbrica” e di Industria 4.0. “La generazione freelance” sarà al centro della discussione sui nuovi mestieri. Floridi e il Ceo di Vetrya, Luca Tomassini, sveleranno tutti i falsi miti del mondo dell’innovazione nel dibattito “Non chiamatele start-up!”. La ricercatrice Marta Fana sarà tra i relatori del dibattito intitolato “Lavorare (non solo) per essere pagati?” approfondendo i temi del costo del lavoro, della disparità tra stipendi italiani e esteri, ma anche il valore di lavorare in aziende in cui sia ancora possibile imparare.
Attesa anche la discussione coordinata da Osvaldo Danzi “Buone pratiche: selezione, formazione, merito e referenze”: al centro temi come il personal branding, social network e lavoro, alternanza scuola/lavoro e la discussione sulle competenze che le aziende cercano e (spesso) non trovano. Stefania Zolotti, il direttore di Senza Filtro, guiderà invece gli ospiti di alcune tra le più importanti onlus italiane nella discussione su no-profit e lavoro. Spazio anche al delicato tema “Le fragilità: da under 30 a over 40” , in cui si affronterà il tema del ricambio generazionale, del paradosso di giovani inesperti e senior ‘troppo qualificati’, della difficoltà di stare al passo quando l’età inizia a pesare.
Il format “Il Lavoro che cambia” è, invece, dedicato agli studenti che interrogheranno gli imprenditori dei settori che trainano l’economia (fashion, alimentare, meccanica e digital). A loro il compito di raccontare i mestieri di domani alla luce dell’innovazione tecnologica, sabato 24.
Il Festival, oltre al patrocino del Comune di Bologna, della Città Metropolitana e della Regione Emilia-Romagna, ha il supporto della Fondazione dell’Ordine dei Giornalisti e della Fondazione Aldini Valeriani.
Tutti gli incontri del festival Nobìlita sono gratuiti, con prenotazione obbligatoria sul sito.
Un’occasione da non perdere, per fare il punto della situazione su un tema che lascia sempre molto spazio al Dire e non troppo al Fare. A Bologna, invece, si Farà. Con i migliori presupposti.