In giapponese ZEN significa pensare, riflettere, meditare. Un percorso storico, culturale e soprattutto spirituale, non una vera e propria religione, bensì un pensiero, una metodologia dello spirito: ecco il primo tempio zen del Nordest, OraZen

Inaugura domani sabato 14 ottobre il tempio Soto Zen OraZen, l’unico del Nordest, con sede a Padova, in Via Beata Eustochio, 2a. Un open day di conoscenza dello Zen con partecipazione libera, aperta a tutti, gratuita. Le attività proposte si svolgeranno per l’intera giornata a partire dalle ore 10.00. Dai trattamenti Shiatsu al Taiji, dai momenti musicali alla meditazione, dalla degustazione dei tipici dolcetti giapponesi al gesto della calligrafia, la giornata coinvolgerà il pubblico avvicinandolo al pensiero e alla pratica Zen. In chiusura di giornata importante approfondimento culturale alle 18.00 con l’intervento del Prof. Giangiorgio Pasqualotto, docente di Estetica e Filosofia delle culture alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Padova. Segue alle 18.30 la suggestiva cerimonia di inaugurazione del Tempio OraZen – responsabile del Tempio è Sabrina Koren  Montemurro – con il Maestro Tetsujyo Deguchi, Abate del Tempio Toshoji (Tetsujyo Deguchi (1950) è un maestro zen giapponese, successore di Ban Tetsuguy Soin. È uno degli ultimi eredi in Giappone del lignaggio del Maestro Harada Daiun Sogaku ed ha contribuito alla diffusione dello Zen in Italia collaborando fin dalla fondazione alle attività del Monastero Zen Enso-ji Il Cerchio. Nel 1983 ha ricevuto la trasmissione del Dharma dal maestro Tetsugyu Soin ed è tuttora abate di uno dei tre monasteri fondati dal maestro Harada) e il Maestro Tetsugen Serra, Maestro Spirituale del Tempio OraZen di Padova e fondatore del Monastero Zen Ensoji – Il Cerchio di Milano e del Sanboji-Tempio dei Tre gioielli di Berceto (Parma), di cui il tempio OraZen in Veneto è l’affiliato. Il tempio OraZen propone lo studio, la conoscenza e la pratica del Buddhismo Zen, ed è aperto a tutti coloro desiderino avvicinarsi alla meditazione zazen. Come sottolinea infatti il Maestro Tetsugen Serra: “Sono moltissimi gli italiani che seguono il Buddhismo, terza religione per diffusione in Italia dopo il Cristianesimo e l’Islam. È quindi importante poter offrire un’altra occasione, anche in questa parte d’Italia”. Il Tempio OraZen nella forma giuridica italiana è Associazione Culturale per la diffusione del Buddhismo Zen, presieduta da Andrea Maragno, monaco laico.


OraZen: a Padova apre il primo tempio Zen del Nordest

Che cosa è: lo Zen è la ricerca della vita vera, libera e incondizionata e corrisponde a tutte le mostre ricerche che vanno in questa direzione. Lo Zen è una pratica seria che intende portare alla nostra vita chiarezza, energia, consapevolezza e serenità. Lo Zen è una Via semplice, diretta e concreta che ci riporta alla realtà del qui e ora. Percorrendo la Via dello Zen, chiunque può superare i condizionamenti e gli attaccamenti dietro cui si nasconde la realtà e immergersi nella vita attimo dopo attimo, per cogliere la Verità Assoluta e viverla liberamente e creativamente. Lo Zen non intende spiegare che cosa sia questa Verità Assoluta, perché è solo attraverso l’esperienza diretta che essa può essere contattata e ogni tentativo di spiegazione sarebbe relativo e non assoluto. La pratica dello Zen propone la consapevolezza della nostra vita nel “qui” e nell’”ora”.

Il Buddha e i maestri: il Buddha Shakyamuni (vissuto nel V secolo a.C.) ebbe un giorno esperienza diretta della “natura vera della vita”, l’Illuminazione, e trascorse tutto il resto della sua esistenza a indicare agli altri la strada perché potessero loro stessi realizzarla. Per lo Zen il messaggio del Buddha è giunto a noi passando attraverso una trasmissione ininterrotta di Maestri. Questo è il motivo per cui nello Zen non sono tanto importanti gli insegnamenti scritti, quanto la vita vera del Maestro Illuminato. Non è lo studiare la Via del Buddha l’essenziale, ma il viverla attualizzandola nella realtà di tutti i giorni. Possiamo quindi dire che lo Zen è nell’attimo presente. Lo Zen è il buddismo giapponese. Si divide in scuole, la principale è per l’appunto la scuola Soto che si caratterizza per l’attenzione alla meditazione “zazen” e per il rapporto che si viene a creare tra il Maestro, guida spirituale, e chi frequenta il tempio e pratica lo Zen.

La pratica: la specificità di questo pensiero – pratica è il focalizzarsi nel “qui e ora”. Lo zen si caratterizza allora come pratica assolutamente contemporanea, in grado di parlare all’uomo del nostro tempo. Si pensi al flashmob zen ( cfr. Urbanzen) avvenuto recentemente a Padova, guidato proprio dal Maestro Tetsugen Serra. Ai partecipanti il Maestro aveva richiesto di portare un quotidiano su cui ci si sarebbe seduti per una meditazione che saldamente ancorata al qui e ora, all’immanenza, potesse, grazie al pensiero positivo della meditazione, costruire architetture di pace e armonia. La lezione dello zen serve all’uomo per trovare la felicità grazie ad una declinazione contemporanea degli insegnamenti degli antichi maestri zen. I principi sono molto profondi nella loro assoluta semplicità: dal vivere senza pregiudizi al saper coltivare la pazienza. La consapevolezza del qui e ora porta a una grande empatia con tutta la realtà che ci circonda e ci aiuta a superare molte difficoltà. Va senz’altro sottolineato come le più recenti teorie medico scientifiche testimoniano di come, grazie alla pratica dello zen, si sviluppino intelligenza, creatività e produttività.

La creatività è alla base dello zen.
Spiega Andrea Maragno, presidente dell’associazione culturale per la diffusione del Buddismo Zen nonché monaco laico: “Nello zen sono molto usati i “koan”, storie paradossali che servono ad indagare la parte istintuale alla base dei processi creativi. Lo zen è emancipazione, è un trovare senza cercare. Lo scopo del Maestro è far cadere la tua mente, ovvero le tue sovrastrutture mentali. Capita a volte che il maestro  Tetsugen Serra durante una lunga meditazione faccia risvegliare la tua mente con un urlo fortissimo. Così cade la tua mente. E quando cade la tua mente allora tu sei davvero tu. Il Maestro sa come fare questo, riesce a capire come dialogare con te perché usa il metodo “I Shin den Shin”: da cuore a cuore”. Per lo zen inoltre vale il principio: il vuoto è forma; la forma è vuoto. Ecco perché moltissimi artisti oggi si avvicinano alla pratica e all’estetica zen, molto apprezzata tanto nel design che nell’alta cucina, così come sono moltissimi i manager che attraverso lo zen riescono non solo a creare innovazione attraverso il meta progetto ma anche ad affermarsi come leader indiscussi per la loro “visione”. Un esempio? Steve Jobs e Bill Gates dichiarano di ispirarsi al Kanso, ovvero il principio zen della semplicità e intuitività.  Lo stesso Maestro  Tetsugen Serra svolge attività di  counceling per importanti e prestigiose aziende.

orazen tempio zen padova magazine veneto

Il Maestro Carlo Tetsugen Serra: una nota di approfondimento la particolare storia del Maestro Carlo Tetsugen Serra, a capo dei tre Templi Soto italiani. L’unico Maestro giapponese che, era il 1980, apriva le porte anche agli occidentali interessati ad intraprendere la via dello zen era il Maestro Daiun Sogaku Harada. Ed è proprio l’ultimo discendente di Harada ad aver trasmesso il Dharma ( il percorso di ricerca e autocoscienza che ci porta a scoprire – o non scoprire – lo scopo della nostra vita) al Maestro  Tetsugen Serra. Il Maestro è oggi a capo dei tre grandi monasteri Soto d’Italia: il Monastero Zen Ensoji “Il Cerchio di Milano” e del Sanboji “Tempio dei Tre gioielli” di Berceto (Parma), di cui il tempio OraZen è l’affiliato del triveneto. Ecco perché l’apertura di quest’ultimo tempio è un evento unico per tutto il Nordest.

Per approfondimenti:  www.monasterozen.it – www.zenonline.it

 

Articolo precedenteIl culto del caffè a Trieste: tra nero e capo in B
Articolo successivoGiornata FAI d’autunno: domani alla scoperta delle meraviglie nascoste del Triveneto
Redazione Sgaialand
Un team tutto veneto formato da professionisti in ambiti diversi. La redazione Sgaialand Magazine racconta il Veneto che funziona, appassiona, cresce ed emoziona. Quello frizzante, curioso, impegnato, spesso eccellente, sempre sgaio.