Oggi inauguriamo una nuova rubrica sul blog! Se è vero che Sgaialand è il mio mondo, fatto di quello che mi piace, mi ispira, seguo, faccio, mangio, vedo, è anche vero che il  mio mondo è fatto di tantissimi amici, che voglio presentarvi un po’ alla volta. Di questi, molti sono all’estero e penso possa essere interessante per tutti noi scoprire un po’ meglio come si vive in giro per il mondo e come la si possa “prendere sgaia” anche oltre confine. Guardate dove vi porto oggi! Gaia 

Carlo Gfall

1) CIAO! PRESENTATI IN POCHE PAROLE AL PUBBLICO DI SGAIALAND!

Carlo, 36 anni, vicentino di nascita e di cuore. Ingegnere gestionale ai bei tempi dell’universita’ ed oggi Export Manager per una societa’ italiana appartenente al comparto automotive. Un “travel addicted” mi definirei, ma mia madre invece si riferisce a me piuttosto come una specie di nomade da circa 150 voli l’anno.

2) DOVE TI TROVI ESATTAMENTE, DA QUANTO TEMPO E PER QUALE MOTIVO?

Mi trovo in Canada, a Toronto, da quasi due anni. Il motivo? Per lavoro. Questo e’ il classico esempio del principio di causa-effetto, nel bene e nel male, ovviamente. Nel 2010 mentre la crisi cominciava ad imperversare pesantemente in Europa, ed a quel punto ho spinto per la creazione di un branch office in Nord America, area che dava gia’ dei segnali di ripresa. Qualche folle mi ha creduto, ed eccomi qui!

3) OGNI QUANTO RIESCI A TORNARE IN ITALIA?

4-5 volte l’anno, i meeting in casa madre mi permettono una certa regolarita’ nei rientri, il che e’ piuttosto piacevole quando si e’ lontani dagli affetti di una vita.

4) TI MANCA L’ITALIA? PERCHE’?

Certo che mi manca. A volte siamo portati a vedere solo le cose negative della nostra Italia, forse perche’ stanchi di situazioni stagnanti, senza uscita o dei soliti affarucci all’italiana.

Ogni volta che rientro c’e’ sempre qualcosa che mi fa pensare di essere per certi versi ritornato al medioevo, ma, si c’e’ un ma…. Ancora l’Italia offre una qualita’ di vita che pochi paesi hanno, a mio avviso, soprattutto se si guarda al di fuori dei confini Europei. A questo si aggiunge la cultura, l’arte, la cucina e la storia che tutto il mondo ci invidia.

5) QUAL E’ LA PRIMA COSA CHE DIRESTI A CHI HA INTENZIONE DI TRASFERIRSI COME TE IN CANADA? Bundle Up, copriti bene! Gli ultimi due inverni a Toronto la temperatura e’ scesa anche a -30 gradi. Non ti dico la valanga di improperi che mi vengono in mente quando mi dicono, sminuendo il problema, che e’ un freddo secco..

6) QUAL E’ LA COSA PIU SGAIA DA FARE IN CANADA?

D’estate sicuramente un week-end camping in uno dei parchi della regione dei laghi, pescando e pagaiando in canoa di giorno e arrostendo marshmellows davanti un fuoco da campeggio la sera. Sto diventando vecchio, che dici? D’inverno senza dubbio una sciata in uno degli ski-resort di Whistler in B.C.

7) TI E’ CAPITATO DI FARTI RICONOSCERE PER LA TUA “ITALIANITA’ ”? 

Dei quasi 8 milioni di abitanti di Toronto quasi un milione, sono di origine italiana. I locals quindi hanno imparato bene a riconoscere certe caratteristiche peculiari di noi italiani, condite con uno stereotipo sempre presente di “Italiano = Pizza, Mandolino, Mafia”. Non ci si puo’ nascondere!

8) QUAL E’ IL PIATTO PIU’ BUONO DELLA ZONA A CUI NON RIESCI PIU’ A RINUNCIARE?

Le mie lasagne!

Scherzi a parte, la cucina canadese, come quella nord americana in genere, non offre grande personalita’ e quindi verrebbe facile piu’ fare un tour tra China town e Greek village o tra Korean town e Little Portugal, ma sarebbe scorretto. Rimanendo in zona canadese, decisamente direi le ostriche. Quelle di B.C. e del New Bruswick sono stellari.

9) LA COSA PIU’ STRANA O INSOLITA CHE HAI VISTO?

Decisamente il melting pot di etnie a Toronto. Downtown potrebbe essere una valida Arca di Noe’ di popolazioni per il prossimo diluvio universale. Qui tutti vivono in (quasi) perfetto equilibrio, e considerato cosa accade nella nostra povera Italia e’ lontano anni luce. Ogni 5 persone prese, 3 non sono nate in Canada.

10) IL TUO FUTURO SARA’ IN CANADA O PENSI DI SPOSTARTI?

Devo ammettere che non mi sono ancora posto il problema, il mio mandato qui scade a fine 2016 e la decisione non dipenderebbe solamente da me. Mi sento a casa in molti posti nel mondo, ma spesso la mia curiosita’ viene attratta da aree in fermento… Magari un nuovo branch office in Asia?

m k j

 

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Redazione Sgaialand
Un team tutto veneto formato da professionisti in ambiti diversi. La redazione Sgaialand Magazine racconta il Veneto che funziona, appassiona, cresce ed emoziona. Quello frizzante, curioso, impegnato, spesso eccellente, sempre sgaio.

3 COMMENTI

  1. Conosco Carlo da una vita, lo considero da sempre un pioniere. Grande determinazione, personalita’ e quel lato un po’ snobbing di chi ci e’ gia’ passato. Ma ha sempre l’ umilta’ di ripartire e due cigarri che accendono il motore… ps. Intervista splendida. See you soon! Pampa