Com’è la vita di una vera Sgaia? Frenetica, complessa, piena di meraviglia. Ed emozioni, tante emozioni.
A Ferragosto mi sono commossa a Roma. Sono esplosa in un pianto da quasi sindrome di Stendhal, anche se con più positività. Ho la certezza che non fosse un problema ormonale, non ero nemmeno in giorni di “particolare sensibilità”, semplicemente davanti ad alcuni scorci e in Piazza S.Pietro mi sono emozionata davanti all’immensa bellezza che mi circondava. Non era la prima volta che vedevo Piazza S.Pietro e, ahimè, non sono così credente da abbinare quella reazione a un fattore religioso. Come a Parigi, lacrime silenziose di grande emozione. Da quando ho stravolto la mia vita lavorativa, sto avendo la fortunatissima opportunità di continuare a emozionarmi in questo modo. Ho privilegiati accessi, o semplicemente più tempo e possibilità di circondarmi di vera, autentica, immensa e meravigliosamente devastante bellezza. E giro in lungo e in largo per lavoro questo Veneto guardando costantemente a testa in su, per continuare a stupirmi e lasciare a terra ciò che troppo spesso ci trascina in basso. Ma anche per tenere le lacrime sgaie di gioia ben ancorate a due occhi che possono solo dire “siamo devastati di tasse, ma quanto sei immensa, terra nostra”. (Forse piangevo per le tasse?)💛
#PrendilaSgaia
Sgaia
P.S. La foto è stata scattata nella magnifica Villa Barchessa Valmarana