La start-up Sommelier Wine Box, fondata da Luca Menato, Sara Menato e Alessio Sevarin, tre giovani imprenditori decisi a trasformare la loro grande passione e conoscenza del mondo del vino in un progetto imprenditoriale di successo, è pronta a intraprendere un processo di internazionalizzazione e approda in Olanda e Danimarca.

Sommelier Wine Box è un percorso mensile alla scoperta del grande mondo enologico e nasce dal sogno dei padovani Sara e Luca Menato nel 2018.

L’obiettivo del progetto è quello di connettere gli appassionati di vino e far loro scoprire i migliori vignaioli del mondo. Le selezioni proposte da Sommelier Wine Box sono infatti il frutto di una ricerca continua e appassionata, in collaborazione con una grande squadra di sommelier.

Proponiamo vini artigianali e unici, non presenti nella grande distribuzione: vini che escono dalle mani di vignaioli di nicchia, che scoviamo setacciando tutti i territori enologici, anche i meno noti. Chicche da scoprire.

sommelier wine box

Di fatto Sommelier Wine Box è oggi il primo wine club in Italia che consegna in abbonamento box contenenti bottiglie di vino rare e di qualità, selezionate dai migliori sommelier italiani. L’azienda fondata da Luca Menato (CEO), Sara Menato (CMO) e Alessio Sevarin (CTO) ha da poco terminato una fase di test durata oltre un anno che le ha permesso di identificare i paesi stranieri più affini al proprio modello di business, per esportarlo.

Sommelier Wine Box ci arriva dopo una fase di ricerca e di market test, iniziata a fine 2020, durante la quale è stato sondato l’interesse del pubblico di 9 diversi paesi europei (UK, Francia, Spagna, Germania, Irlanda, Belgio, Lussemburgo, Olanda, Danimarca) verso l’acquisto di vino in abbonamento, la tipologia di offerta preferita e la propensione alla spesa.

Olanda e Danimarca sono risultati i paesi su cui puntare per esportare Sommelier Wine Box e la sua proposta innovativa e smart di vino artigianale e di qualità a domicilio, accompagnato da storie delle cantine, note di degustazione e abbinamenti speciali, sempre grazie a selezioni di esperti sommelier che collaborano al progetto. In particolare, il test ha evidenziato una predilezione del pubblico per il percorso personalizzato, un’esperienza di degustazione su misura disegnata attorno ai gusti delle persone, grazie alle indicazioni ottenute con un set di domande che consentono a un sistema di intelligenza artificiale di profilare il palato e selezionare per ciascuno i vini migliori.

Vogliamo cambiare il mondo enologico e dare a ognuno la possibilità di accedere a vini di nicchia, creare la propria collezione di bottiglie, scoprire i propri gusti, provare la meraviglia di bere vini unici esplorando i grandi territori del vino.

L’obiettivo è ambizioso: triplicare il volume di business nel 2022 e intercettare altri mercati esteri, per arrivare a essere il più grande wine club europeo. In bocca al lupo anche da Sgaialand e… cin cin!

Articolo precedenteGiovanni Querini Stampalia, il conte veneziano che ha donato tutti i suoi averi alla città
Articolo successivoFallani Venezia: l’eccellenza veneziana del settore della stampa artistica.
Redazione Sgaialand
Un team tutto veneto formato da professionisti in ambiti diversi. La redazione Sgaialand Magazine racconta il Veneto che funziona, appassiona, cresce ed emoziona. Quello frizzante, curioso, impegnato, spesso eccellente, sempre sgaio.