Dopo il successo della prima edizione, torna a Verona, dal 31 maggio al 2 giugno, il festival fotografico Grenze, una sperimentazione zero di confronto e analisi sui modi in cui la fotografia declina la distanza tra vedere, guardare, osservare e meravigliarsi.

Tre giorni di workshop, mostre, letture portfolio e incontri legati dal tema del Feuer, il fuoco inteso come gesto tecnico che visualizza nitidamente l’immagine e come metafora del chiarire la verità e l’urgenza delle questioni contemporanee: è questo il programma della seconda edizione del Festival Grenze – Arsenali Fotografici, che avrò luogo a cavallo tra maggio e giugno nell’inusuale cornice dell’ex-Arsenale militare di Verona.

I tre curatori Simone Azzoni, docente e critico d’arte, Francesca Marra, fotografa, e Arianna Novaga, docente e studiosa di fotografia, affondano le loro radici professionali nel metodo rigoroso dell’analisi scientifica e nell’utilizzo della fotografia come strumento di una ricerca continua e del racconto del reale, determinando la forte identità formativa ed educativa che caratterizza il Festival.
Oltre a diversi sponsor tecnici e collaborazioni con enti del settore culturale, l’evento gode di numerosi patrocini, tra cui quello del Comune di Verona e dell’istituto universitario IUSVE, i cui studenti del corso di Scienze e Tecniche della Comunicazione Visiva hanno interamente pensato e progettato la comunicazione.

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Grenze – Arsenali Fotografici: Il Programma

Il vernissage dell’evento, con visita guidata e presenza degli artisti, è previsto per venerdì 31 maggio alle 18, e le mostre rimarranno aperte tutti i giorni dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 19 con ingresso gratuito fino al finissage, programmato per domenica 2 giugno alle 19.

All’ex-Arsenale militare saranno allestite diverse mostre fotografiche:
Giorgio Bombieri con The last sinners, Martin Bruckmanns con Frame8, Marta Giaccone con Ritorno all’Isola di Arturo, Fiorella Iacono con Autodafé, Natascia Rocchi con Bile gialla, Filippo Romano con l’inedito Novo Planeta, Andrea Roversi Dauðalogn e Jens Schwarz Themmuns.
In aggiunta, l’archivio fotografico Fondazione Aida presenterà le foto dello storico spettacolo Prometheus del Living Theatre, mentre Francesco Cito parteciperà esponendo le sue fotografie sulla Palestina, progetto sviluppato dal 1983 al 2011.

Festival Verona Grenze
© Francesco Cito

I workshop in programma saranno invece ospitati in gallerie, librerie, aule dell’università IUSVE.
I docenti coinvolti (Monika Bulaj, Umberto Verdoliva, Yvonne De Rosa, Andrea Buffolo, Alessandro Nanni, Simone Franzolini, Luca Chiavegato e Francesca Marra) avranno il compito di approfondire temi quali le arti tecniche di stampa, la fotografia virtuale, il self publishing, la street photography e la scrittura creativa.

I partecipanti al Festival avranno inoltre la possibilità di assistere, nell’arco dei tre giorni, alle letture portfolio, a talk, presentazioni di libri e incontri con gli autori.
Il 30 maggio dalle 18, presso la Libreria Pagina 12, si alterneranno Arianna Novaga che presenterà il suo saggio Pugni negli occhi o carezze?, Francesca Marra che parlerà del suo libro Blu e i fotografi Andrea Roversi e Linda Pezzano con Til Nordus.
Il pomeriggio del 31 maggio, al Teatro Lavoratorio, Mario Beltrambini presenterà invece il suo catalogo fotografico La persistenza della luce, mentre in Arsenale Giovanna Catalano parlerà del suo progetto editoriale Mustrumu. Sarà infine allestita una sezione di mostre Off che conterrà una serie di progetti esposti nell’ex Chiesa di San Pietro in Monastero, concessa dalla Fondazione Unicredit.

Per il programma completo cliccate QUI e seguite la pagina Facebook ufficiale dell’evento per restare sempre aggiornati su tutte le informazioni.

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Redazione Sgaialand
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