La poesia e il romanticismo del giorno delle nozze. Ma lo sapevate che ci sono innumerevoli curiosità e superstizioni sul matrimonio? Ecco quali.
A breve farete il grande passo? Non solo confetti gustosi, lacrime di gioia e abiti da sogno: ecco qui di seguito alcuni aspetti interessanti da sapere per essere spose super #sgaie, tenendo presente la tradizione, le superstizioni e tante altre curiosità sul matrimonio.
Curiosità sul matrimonio
Sin dall’epoca romana, il matrimonio era occasione per dar sfoggio della propria ricchezza, e questo desiderio di lusso e fasto portava spesso le famiglie a riempirsi di debiti e quindi alla rovina. Nel corso della storia, furono emanati alcuni decreti per porre dei limiti a questi sprechi.
Ancora oggi molti matrimoni vengono fatti in quest’ottica, con fortune spese e centinaia di invitati presenti solo per essere spettatori di rappresentazioni teatrali prive di sentimento: il buon gusto e il galateo sconsigliano gli eccessi, ogni scelta dovrà essere fatta con stile e raffinatezza ed adeguata al luogo dove si svolge il matrimonio, alla tipologia di ospiti presenti e alle possibilità economiche degli sposi.
E il velo?
Spesso il velo va a completare il total look della sposa, ma sapete la sua storia?
Nell’antica Roma il velo, “flemmum”, era di colore rosso o giallo e veniva indossato dalla sposa come simbolo di buon augurio: durante la cerimonia veniva posto sopra gli sposi come se si intendesse proteggere la coppia.
La sposa dell’antica Roma, sopra il velo, indossava una coroncina di mirto e fiori di arancio, simbolo di vittoria per la sposa che era riuscita a non cedere alle tentazioni della passione e aveva preservato la sua verginità.
Nel Medioevo il velo cambiò significato, fermato al capo con fili d’oro e perline: si pensava che avesse il compito di proteggere la sposa dagli spiriti maligni o dal malaugurio.
Il significato del velo da sposa è diverso nelle varie epoche e culture: in Giappone, ad esempio, la tradizione vuole che il velo venga indossato dalla sposa per nascondere la sua gelosia.
Fiori… per 3!
Il bouquet è uno degli elementi più importanti nell’intero look della sposa. La tradizione vuole che il mazzo di fiori passi di mano ben tre volte. Sarà lo sposo a farlo recapitare alla sposa come ultimo dono da fidanzato, la sposa poi, dopo la cerimonia, lo regalerà ad una fortunata tramite il famoso lancio che indicherà la prossima donna a convolare a nozze.
Anelli: dal solitario alle fedi
L’anello di fidanzamento è il pegno d’amore per definizione, simbolo della promessa di matrimonio. Viene portato all’anulare sinistro, dove secondo la tradizione, ha origine la vena che giunge direttamente al cuore. La futura sposa non toglierà più l’anello fino al giorno delle nozze. Per quanto riguarda la pietra, la scelta più classica e preziosa è quella del diamante, mentre il gioiello più adatto è il solitario: un’unica pietra incastonata su metallo prezioso, fermata solo da graffe per valorizzarne le caratteristiche. Il taglio più diffuso è quello a “brillante” così diffuso ormai che spesso ci si confonde chiamando il diamante “brillante”.
La fede nuziale acquistò importanza, nel rito religioso cristiano, durante il Medioevo quando la promessa cominciò ad essere sancita con le parole “Con questo anello io ti sposo”. Opera degli orafi rinascimentali fu invece il “gimmel” o anello segreto: due cerchi che si aprivano a ventaglio con incisa all’interno la frase “Quod Deus coniunxit, homo non separet” che significa “Nessuno separi ciò che Dio ha unito”’.
Risale al 1600 l’anello con due mani protese a un cuore, ancora oggi presente in alcuni paesi europei. L’antica fede umbra, risalente al XV secolo, è caratterizzata da un’incisione con il volto di una donna o di una donna e di un uomo che simboleggiano i due sposi, tra i quali sboccia un mazzolino di fiori. Internamente la scritta “L’amore vole vole fè”, ossia “l’Amore vola e vuole fedeltà” sanciscono l’unicità del legame. La fede etrusca è piatta e decorata da incisioni bene augurali, mentre quella sarda è come un pizzo. In India le spose portano anelli a ogni dito, con pietre e significati simbolici e zodiacali.
Confetti per tutti i gusti!
Di norma la bomboniera contiene un bigliettino con i nomi degli sposi (prima quello della sposa, mai i cognomi) e un numero dispari di confetti, un numero indivisibile come il matrimonio. Generalmente il numero di confetti presenti nel sacchettino è di 5, pari alle doti indispensabili di un buon matrimonio:
Salute
Felicità
Fertilità
Longevità
Ricchezza.
Qualcosa di nuovo, blu, vecchio e …
Sono le tradizioni della sposa, una delle più interessanti e conosciute curiosità sul matrimonio. Cosa deve avere la sposa, quindi, il giorno del sì?
Una cosa nuova, che simboleggia la nuova vita che sta per iniziare, tutte le nuove sfide che questa porterà con sé (un capo di biancheria intima o l’abito stesso).
Una cosa vecchia: simboleggia il passato, che si lascia alle spalle. La sposa deve portare con sé un oggetto proprio del passato per non dimenticare l’importanza del passato nel nuovo cammino che si va ad intraprendere (come un fermaglio per capelli o un gioiello).
Una cosa prestata, a simbolo dell’affetto delle persone care che rimangono vicine in questo passaggio dal vecchio al nuovo, una persona sarà chiamata a prestare quest’oggetto.
Una cosa regalata, sinonimo dell’amore delle persone a lei più care.
E una cosa blu, simbolo di sincerità e purezza da parte della sposa, anticamente era il colore dell’abito della sposa. Oggi molto usata è la giarrettiera decorata con un nastrino blu.
Wedding Day: quale giorno scegliere?
Una tradizione indica che il lunedì reca buona salute, dato che questo giorno è dedicato alla luna, astro e dea delle spose, mentre il martedì porta ricchezza sicura (contraddetta dal proverbio “né di venere né di marte ci si sposa né si parte). Il mercoledì è considerato un giorno molto propizio, mentre il giovedì reca dispiaceri alla sposa, il venerdì pare che porti disgrazia (addirittura) e il sabato è il giorno che la maggior parte delle coppie sceglie per sposarsi, per ovvie ragioni, mentre la superstizione popolare lo indica invece come un giorno sfortunato.
E quale mese?
Anche per la scelta dei mesi c’è una antica tradizione:
Gennaio: porta affetto, gentilezza a fedeltà
Febbraio: epoca degli amori e degli accoppiamenti, è il mese migliore per prendere la fatale decisione
Marzo: promette sia gioia che dispiaceri
Aprile: invece promette soltanto gioie
Maggio: porta sfortune
Giugno: gli sposi avranno la fortuna di viaggiare molto, per terra e per mare ed è anche il mese dedicato a Giunone, la dea che protegge l’amore e le nozze
Luglio: annuncia fatiche e lavoro per guadagnarsi la vita
Agosto: assicura che la vita sarà ricca di cambiamenti
Settembre: coprirà gli sposi di ricchezze e allegria
Ottobre: vuol dire molto amore, ma il denaro stenterà ad arrivare
Novembre: porta felicità;
Dicembre: assicura alla coppia amore eterno.
Altre succose curiosità sul matrimonio
La sposa non si deve guardare allo specchio con il vestito da sposa il giorno del matrimonio; oppure può farlo, ma solo togliendo una scarpa, un orecchino o un guanto.
Porta sfortuna acquistare nello stesso momento l’anello di fidanzamento e le fedi nuziali.
È di cattivo augurio mettersi al dito la fede prima della celebrazione del matrimonio.
Il velo indossato dalla sposa è considerato più fortunato se donato da una sposa felice.
Lo sposo può offrire alla sposa alla fine del rito una spiga di grano, un gesto bene augurante che fa riferimento alla terra e alla fertilità.
Gli sposi non si devono vedere prima dell’incontro in chiesa. Ma non solo: lo sposo non deve mai vedere il vestito della sposa se non al momento della cerimonia, vederlo prima porterebbe sfortuna.
Lo sposo già uscito di casa per recarsi in chiesa non deve tornare sui propri passi, meglio avere un amico o un testimone vicino in quel giorno per aiutarvi nelle urgenze.
Non fate cadere le fedi in chiesa, se dovessero cadere andranno raccolte solo da chi celebra il rito.
Tradizioni, superstizioni e curiosità sul matrimonio: ci crediamo oppure no?