Ebbene sì, la vicentina Scuderia Palladio Historic parteciperà al Mongol Rally: tre ragazzi vicentini porteranno “il gatto col casco” sulle fiancate della Fiat Uno con la quale affronteranno l’impresa lunga 15.000 chilometri. Il Genghis One Team partirà lunedì 16 luglio da Praga.
Originale e singolare l’avventura che vedrà nei prossimi mesi protagonista la vicentina Scuderia Palladio Historic nel sostenere, a livello promozionale e mediatico, un equipaggio che si sta preparando ad affrontare il famoso Mongol Rally.
Noi Sgaie siamo da tempo fan di questo evento e ve ne abbiamo parlato brevemente lo scorso anno, ma se volete sapere di cosa si tratta, beh, allora non vi resta che dare un’occhiata a questo spassosissimo video! No, non è la solita gara automobilistica!
Anche se il nome Mongol Rally richiama i lunghi rally-raid del passato, non si tratta di una vera e propria competizione, vista la totale assenza di cronometri e controlli orari.
Mongol Rally è una pazza, straordinaria avventura alla quale si può partecipare solo con vetture datate, di cilindrata ridotta e senza l’ausilio di navigatore GPS o strumenti similari, ma soprattutto con un fine benefico: gli equipaggi ammessi, infatti, dovranno sostenere un progetto umanitario scelto autonomamente o indicato dall’organizzatore.
Questo è quanto ha spinto quattro giovani vicentini, che a bordo di una Fiat Uno 1000 del 1990, il 16 luglio partiranno da Praga per cercare di raggiungere il traguardo fissato ad Ulan-Ude in Siberia (Russia), dopo aver attraversato una quindicina di nazioni europee ed asiatiche tra le quali la Mongolia, appunto,che sarà l’ultima da attraversare prima dell’agognato traguardo. Sono circa quattrocento gli equipaggi coi quali il Genghis One Team si dovrà confrontare. Come è nata l’idea del nome che il team di vicentini si è dato? Genghis dal nome del grande condottiero del passato, One ispirato dalla piccola utilitaria Fiat.
Il progetto da sostenere è stato scelto direttamente dal team che appoggerà “Una Ger per tutti” di David Bellatalla, un antropologo italiano che opera da parecchi anni, a Ulan Bator (Mongolia) con un progetto della Croce Rossa Internazionale a sostegno di ragazze madri con bambini portatori di handicap. La Ger, è la tenda tradizionale della popolazione nomade della Mongolia e si prevede di fornirle per l’alloggio delle ragazze madri senza casa e senza assistenza medica in modo da garantire sostegno e sicurezza dando loro anche opportunità di trovare una modesta occupazione in città e poter divenire autosufficienti per garantire cibo, abiti e legna per il riscaldamento alle proprie famiglie.
“Durante la spedizione – racconta Diego Montagna, uno dei componenti del Genghis One assieme a Mattia Diquigiovanni e Bruno Scortegagna – saremo seguiti costantemente via gps e si potrà vedere l’avanzamento del percorso attraverso i nostri canali sui social e proporremo un resoconto giornaliero del viaggio. Il percorso è un po’ quello fatto dal primo Overland negli anni 90. Noi, in quanto veneti, ricalcheremo idealmente la Via della Seta percorsa da Marco Polo. Siamo ancora alla ricerca di sponsor per ridurre le costosissime spese della corsa che oltre alla messa in efficienza del mezzo, comprendono anche quelle burocratiche e per il rimpatrio dello stesso. Siamo iscritti alla Scuderia Palladio Historic e siamo felici di poterne portare i loghi sulla vettura e abbiamo il sostegno a livello d’immagine, da parte di Grafiche Seriemme e Milkzoo Power Drink, che ci sta aiutando anche con la parte di raccolta fondi. Abbiamo inoltre il patrocinio dell’Automobile Club Vicenza. È attiva la nostra campagna di crowdfunding a sostegno di questo progetto e se ne possono leggere i dettagli al seguente link: www.eppela.com/genghisone“.
Ragazzi, le Sgaie fanno il tifo per voi e vi seguiranno! Se non è un evento sgaio questo…