Il turismo in Veneto sta raggiungendo picchi di gradimento per italiani e stranieri: facciamo un po’ di chiarezza, dati alla mano, sull’offerta e i viaggiatori della Terra delle Meraviglie

Turismo in Veneto significa un’offerta unica, variegata, di qualità e valorizzata da proposte sempre innovative, che ha raggiunto nel 2016 un nuovo record storico, per il numero di turisti che vi hanno soggiornato come per i pernottamenti totalizzati.
Lo scorso anno, infatti, secondo la Regione Veneto si sono registrati 17,9 milioni di arrivi (+3,5% rispetto al 2015) e 65,4 milioni di presenze (+3,4%), cifre mai raggiunte in precedenza.

La proposta del turismo in Veneto sta ottenendo consensi crescenti da parte degli stranieri e negli ultimi anni sta beneficiando anche dal ritorno dei nostri connazionali con un’inversione di tendenza a partire dal 2015 che, però, non ci ha ancora riportato alle presenze d’inizio secolo. In tal senso, la Terra delle Meraviglie beneficia anche della situazione geopolitica del bacino del Mediterraneo, che premia oggi le mete percepite come più sicure.
Tra le regioni turistiche italiane il Veneto detiene da diversi anni il primato sia per numero di arrivi (15,2% dell’intera penisola) sia in quanto a presenze (16,1%), e l’indagine diramata di recente dalla Regione ha rilevato solo coloro che effettuano almeno un pernottamento, cioè gli ospiti delle strutture ricettive venete per motivi di villeggiatura, d’affari, di benessere, di cura, sportivi, religiosi, ecc. Tutte le elaborazioni prescindono invece dal turismo giornaliero, che è una realtà significativa per l’economia della nostra regione, stimato attorno a 13 milioni di escursioni di italiani all’anno.

turismo in venetoTendenze

Gli ottimi risultati ottenuti nel 2016 dal turismo in Veneto rispecchiano l’interesse crescente dei clienti italiani ed esteri. Ultimamente, tra le destinazioni delle vacanze, gli italiani scelgono sempre più spesso mete nazionali e in particolare venete, più vicine, sicure, caratterizzate da un fascino intramontabile per chi apprezza l’arte e i panorami mozzafiato montani, lacuali, lagunari, ecc. I turisti italiani sono aumentati, rispetto all’anno precedente, del 4,7% nel numero e dell’1,8% nei pernottamenti, quelli stranieri del 2,8% in termini di arrivi e del 4,1% in quanto a presenze. Il turismo internazionale, la cui crescita è stata solamente rallentata all’inizio della crisi economica globale per riprendere timidamente già dal 2009, manifesta oggi consensi sempre maggiori da parte di tutti i clienti più affezionati: tedeschi (+4,9% delle presenze), austriaci (+3,5%), olandesi (+6,2%), inglesi (+11,3%), svizzeri (+3,2%), francesi (+3,3%), americani (+0,2%), danesi (+11%). I turisti cinesi, dopo il picco del 2015 legato con ogni probabilità all’effetto Expo, tornano alle cifre del 2014 (oltre 600mila arrivi e 800mila presenze). Un confronto tra la graduatoria degli stati di provenienza dei turisti stranieri dell’anno 2000 e quella relativa all’anno appena concluso, mette in evidenza alcuni mercati emergenti: la Romania, la Corea del Sud, l’Irlanda, la Russia e l’India. La crescita del 2016 ha riguardato sia il settore alberghiero (+2,3% degli arrivi e +4% delle presenze) che quello extralberghiero (rispettivamente +6,2% e +2,8%). E se nel corso degli anni appare evidente la progressiva e inarrestabile attrattività esercitata dall’offerta di qualità, grazie ad un turismo di lusso che non conosce crisi, si deve evidenziare che nel 2016 i flussi turistici sono cresciuti per tutte le categorie alberghiere. Ottimi risultati hanno ottenuto anche le strutture all’aria aperta (+2,5% delle presenze) e gli agriturismi (+9,4%). Una tendenza che di anno in anno trova conferma è la progressiva e continua riduzione della permanenza nelle località di villeggiatura. La lunga vacanza estiva di un tempo è stata sostituita da una o più vacanze brevi nel corso dell’anno, anche in bassa stagione. La variazione nelle abitudini è più marcata nel caso dei nostri connazionali, che dal 2000 ad oggi hanno ridotto mediamente di 2-3 notti i soggiorni al mare, al lago e alle terme, e hanno quasi dimezzato la permanenza in montagna. Invece la durata della vacanza degli stranieri si mostra più stabile.

La scelta del Veneto

La Terra delle Meraviglie, da sempre apprezzata per la varietà dell’offerta turistica e per la cultura dell’ospitalità che lo caratterizza, è una regione che si dimostra sempre attenta alle esigenze di una domanda in continuo rinnovamento. Alla proposta tradizionale si affiancano realtà ricche di beni naturali e paesaggistici, borghi storici e città murate, la proposta delle ville venete, ma anche un’offerta che prevede la possibilità di praticare sport come il golf, l’equitazione, l’escursione in bicicletta, per non parlare dell’offerta benessere, del moto turismo, del turismo congressuale, degli itinerari religiosi, dell’ittiturismo, il tutto arricchito dai sapori della nostra cultura enogastronomica. Nel 2016 la destinazione balneare ha registrato flussi sostanzialmente stabili rispetto all’anno precedente (-0,6% delle presenze), con un inizio stagione sfavorito da un tempo inclemente e compensato dal protrarsi delle belle giornate che hanno incentivato la gita e il soggiorno al mare fino a settembre inoltrato. Le località balneari hanno attratto meno italiani e, viceversa, un numero crescente di turisti d’oltralpe: i tedeschi (+3,7%), che scelgono le nostre spiagge per trascorrere solitamente vacanze lunghe (circa 8 notti), e gli austriaci, che una volta giunti a destinazione spendono più della media. In tutti gli altri comprensori turistici veneti il numero di turisti è cresciuto con un ritmo sostenuto: l’interesse manifestato da parte sia della clientela nazionale che di quella internazionale, ha permesso di superare i record già segnati nel 2015. Record assoluto di turismo in Veneto per ciò che concerne le città d’arte, le cui strutture ricettive hanno accolto nel 2016 quasi 10 milioni di turisti per oltre 20 milioni di pernottamenti. Tra gli appassionati della destinazione culturale appaiono in prima posizione i nostri connazionali seguiti dagli americani, che hanno riconquistato la seconda posizione dopo averla ceduta ai cinesi per il solo anno dell’expo. Anche il lago ha superato il record di arrivi e di presenze, grazie soprattutto ai forti incrementi dei clienti più affezionati, cioè tedeschi, italiani e olandesi. Alle terme il record sul numero di arrivi, quasi 800 mila, non è accompagnato da un record sulle presenze, nonostante gli aumenti registrati (+4,4%). Lo stesso vale per la montagna, che per la prima volta supera il milione di arrivi. In entrambe le destinazioni la forte riduzione della durata del soggiorno impedisce di ottenere le presenze del passato: le vacanze in montagna che nel 1997 duravano in media 7,5 notti, ora sono di 4,2 notti, i soggiorni alle terme che negli anni ‘90 erano di oltre 7 notti, ora sono di 4.

Turismo in Veneto: l’Europa

Negli ultimi 60 anni il turismo ha fatto registrare tassi di crescita talmente elevati da diventare una delle industrie più rilevanti del mondo. Come la stessa Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO) fa notare, nel corso degli anni sempre più destinazioni e Paesi si sono aperti al turismo e hanno investito nel suo sviluppo, trasformando il moderno viaggio in un fattore chiave del progresso economico. Nel mondo nel 2012 è stato superato per la prima volta il miliardo di arrivi di turisti internazionali, se ne stimano 1.134 milioni per il 2014 e 1.186 milioni per il 2015. L’Europa si conferma il primo continente al mondo per numero di arrivi internazionali (51,2% dell’intero pianeta), contando principalmente su tre punti di forza: il patrimonio culturale, la varietà del paesaggio, la qualità dell’offerta. Fino a qui i dati sono di fonte UNWTO, che permettono un confronto dei Paesi di tutto il mondo tramite gli arrivi di turisti internazionali. Passando ai dati di fonte Eurostat, dove vengono contati anche i turisti che visitano località del proprio Paese, emerge il ruolo fondamentale svolto dalle nazioni maggiormente turistiche: Spagna, Francia, Italia, Germania e Regno Unito totalizzano il 70% dei pernottamenti effettuati dai turisti nell’intera UE28. Si evidenzia una rapida crescita dei flussi turistici diretti verso la Spagna, destinazione che nel 2015 conquista la cima della top5 europea. All’Italia spetta il terzo posto, dopo l’altro storico competitor, la Francia.
La nostra regione nel panorama europeo ottiene i posizionamenti migliori in quanto a numero di arrivi: nel 2015 il turismo in Veneto si colloca in 4° posizione tra le regioni europee dopo Île de France, Catalogna e Andalusia. Il Veneto ha così superato anche la regione francese Provenza-Alpi-Costa Azzurra, grazie ad un incremento più accentuato degli arrivi (+6,1% del Veneto contro +3,4% del competitor). Facendo uno zoom sugli arrivi internazionali, si nota, invece, come il Veneto si giochi il 3° posto con la Croazia, per una differenza di appena 60mila arrivi, tanto da rendere interessante seguire nel futuro il confronto. Se si raffrontano le regioni europee per il numero di pernottamenti, il Veneto scende al 6° posto, preceduto perlopiù da regioni balneari spagnole e croate, caratterizzate da soggiorni mediamente più lunghi.

Fonte: http://www.regione.veneto.it/web/statistica

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Ilaria Rebecchi
Diploma di scuola media superiore, giornalista free lance appassionata di musica e piante, collabora saltuariamente con redazioni locali.